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Una delle meraviglie naturalistiche del Piceno, situato tra Ascoli e Mozzano, tra la nuova e la vecchia Salaria. Si tratta di un grande platano con il tronco cavo, abbastanza da poterci entrare dentro, è stato dichiarato l'albero con la più grande circonferenza delle Marche per via dei suoi 8,7 metri. Singolare è anche la sua storia, secondo un atto di vendita del 1109 veniva già menzionato un platano nei pressi di Ascoli punto di riferimento di un'antica famiglia dinastica: i Parisani, dopodichè se ne perdono le tracce nelle nebbie della storia. Ricompare nel 1718 in alcune carte che descrivevano dei lavori svolti sulla Salaria col nome di "Albero di Picciò" ed in seguito sempre in altri lavori del 1731 e del 1749 come "Albero del Signor Piccione Parisani". Le ricerche genealogiche stabiliscono che erano due i Parisani soprannominati "Piccione", Vespasiano morto nel 1561 e Raimondo nel 1655; non è certa l'intestazione del platano e nemmeno la sua età è ben specificata fatto sta che è diventato uno dei simboli della zona. A renderlo famoso è stata una storiella che circola sul suo conto, del tutto inventata. Si diceva infatti che il nome derivava dal brigante Giovanni Piccioni che nell'albero si nascondeva per tendere agguato ai passanti della Salaria, ma la sua storia personale non lo colloca tra i criminali da strada bensì come capo di una rivolta organizzata contro i piemontesi che avevano invaso lo stato Pontificio. A onor del vero ci fu una battaglia tra gli uomini del Piccioni e le truppe repubblicane guidate dal Capitano Colucci ma avvenne durante le rivolte del 1848-49 e non durante la resistenza post unitaria come vorrebbero le storie sul suo conto. Si colloca come detto tra le due salarie, da quella nuova è possibile parcheggiare su una piazzola poco dopo lo svincolo "Ascoli Piceno Ovest-Rosara", ma solo se si viaggia da Ascoli in direzione Roma; sulla Salaria Vecchia invece è di difficile individuazione una scala che spesso è avvolta dalla vegetazione. Intorno all'albero era stato creato anche un piccolo parchetto con qualche panchina ma non se ne assicura la praticabilità, viene spesso segnalato come poco curato e talvolta lasciato in mano alla folta vegetazione.
Il platano è alto all'incirca 24 metri ed i suoi grandi rami ancora accolgono una folta chioma, lo spazio all'interno del tronco cavo è alto un paio di metri, una volta venne acceso anche un fuoco al suo interno, l'incendio fu prontamente sventato dai residenti della zona che lo spensero in tempo. Nel 2004 fu anche vittima di un incidente con un camion che lo centrò in pieno causandogli solo pochi danni ma preservando la vita dell'autista che altrimenti sarebbe finito nel ripido argine del Tronto. Come pianta forse millenaria avrà sicuramente tante storie da raccontare e si spera ne possa raccontare ancora delle altre.

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