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Arroccato sopra un ripido crinale, Moregnano di Petritoli mostra ancora tratti delle mura medievali.
Si ritiene che i farfensi possano aver dato origine al castello prima del XI secolo, quindi anche alle prime fortificazioni, realizzate verosimilmente nei pressi della piazza alta del paese, la parte più antica. In seguito il centro si espande sotto la dominazione fermana, inglobando nelle mura anche il borgo ad oriente nel XIV secolo, trasformandolo nel centro che conosciamo adesso. Subisce due importanti assedi, il primo durante la signoria di Ludovico Migliorati, quando nel 1415 viene assaltata dall'esercito del Malatesta ed in seguito occupata. Le truppe se ne andranno l'anno successivo, nell'anno 1443 le mura vengono ancora violate dagli eserciti di Alessandro Sforza, per motivi di rappresaglia devastano anche altri castelli, la furia è tale che alcuni non saranno ricostruiti. Nel XVII secolo si inizia la costruzione dei palazzi nobiliari, espandendosi sfruttando le mura, inglobandone anche le torrette. Sul finire del XVIII secolo le difese del lato occidentale vengono totalmente demolite, insieme alla vecchia chiesa, per far posto a quella nuova dei Santi Vittore e Corona. Probabilmente qui c'era anche la torre della rocca, reimpiegata come campanile per la demolita parrocchiale, inoltre viene riempito il fossato e costruita la strada che ancora oggi entra nella piazza.
Se ne può intuire la profondità osservando il basamento meridionale della chiesa, dove si trova il parco. Da qui si scende lungo la strada provinciale, costeggiando un muro di recente realizzazione, si può sbirciare qualche tratto delle mura meridionali, dove sono presenti i resti di alcune torrette perimetrali. Prima che la strada inizi a diventare pianeggiante, ci si volge sulla sinistra dove una stradina, ci porta alla rampa che sale al paese da oriente. Si risale passando per il belvedere dove un balcone a punta, forse resto della porta castellana, permette affacciandosi di osservare parte della cinta meridionale. Per la cinta settentrionale conviene non salire nel paese, ma continuare lungo la circonvallazione, purtroppo le mura sono poco visibili, in quanto in parte coperte dalla vegetazione della ripida scarpata. Finita la salita si svolta verso sinistra fino a tornare nella piazza del paese. Sono inoltre segnalate le presenze sotto il paese, delle trincee di contromina, tunnel scavati parallelamente alle mura nati contrastare gli eventuali scavi nemici sotto le fortificazioni.

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