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Storica fontana pubblica risalente alla fine del XIX secolo, ai piedi del castello di Monte Vidon Combatte.
L'impianto risale alla creazione dell'acquedotto di Polesio, che dal Monte dell'Ascensione nei pressi di Ascoli Piceno portava l'acqua fino a Fermo, rifornendo in parte anche diversi comuni che incontrava la linea nel suo passaggio. Tra questi vi era anche la comunità montevidonese che grazie al sindaco, il conte Pelagallo, partecipando alla società dell'acquedotto con una quota, riesce ad ottenere l'allaccio per il suo palazzo. Il complesso idrico del Polesio arriva a Fermo e viene inaugurato nel 1894, l'anno seguente per decisione del Comune di Monte Vidon Combatte e del suo sindaco, viene eretta la fontanella poco sotto la rampa di accesso al castello.
Lo stile è simile a quello utilizzato per le opere dello stesso tipo, anche negli altri paesi consorziati; un muretto in mattoni si alza concludendo con una curva concava, a ricordare gli archi spezzati barocchi. Una cornice ad arco include l'artistico bacino di raccolta in metallo, in alto si trova il rubinetto sormontato da una lapide che ricorda le generalità dell'erezione del fontanile. Ancora sopra, sulla chiave dell'arco della cornice, si trova uno stemma in pietra del municipio, alla base invece una piattaforma spiovente, contornata da elementi in travertino, raccoglie le acque nel tombino al centro. Sulla destra si nota l'aperture di una piccola nicchia del quale si ignora il vero scopo, forse ricorda un moderno portasapone.
Oggi l'opera è alimentata dall'acquedotto consortile del Vettore, un tempo probabilmente da questa fonte veniva rifornito anche il lavatoio che si trova poco sotto, nella strada che va verso il borgo lungo Via Marconi.
Affiancata da due panchine ed inserita nello splendido contesto castellano, con la cinta muraria e la porta fortificata, rimane un ottimo punto di riferimento e di sosta.

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