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I pochi elementi architettonici che si trovano all'ingresso del paese di Colle di Lisciano, testimoniano ciò che rimane della chiesa della Santissima Trinità.
Esistita fino ad alcuni decenni fa a poca distanza dall'abitato, era appartenuta ai monaci agostiniani di Ascoli Piceno. Durante la visita pastorale del 1761 sappiamo che all'interno erano presenti tre altari, oltre quello maggiore dedicato alla Trinità ce n'erano altri due: quello di Santa Monica e quello della Madonna del Soccorso, della quale si conserva ancora il culto. Nel 1872 funge da chiesa cimiteriale per le chiese dei vicini centri di Santa Maria a Corte e di San Martino, nel 1941 è registrata la presenza di una campana del peso di 25 chili.
Divenuta pericolante, nel secondo dopoguerra si decide di demolirla, tra le macerie viene recuperato dal vescovo un bassorilievo in ceramica policroma della Santissima Trinità, risalente al XV secolo ed oggi conservato al museo diocesano di Ascoli Piceno.
L'edicola si trova all'incrocio tra la strada asfaltata che si addentra nel paese ed una scalinata che si insinua tra le abitazioni, composta da una moderna struttura in cemento con una porta in vetro, dove viene conservata la statua della Madonna del Soccorso, realizzata in gesso dipinto. Sul retro si trova un muro in travertino dove è inserita l'architrave del XV secolo, appartenuta alla chiesa della Trinità, scolpita con dei festoni che terminano con dei frutti e con alla base mensole lavorate. Sono disposte alla rinfusa alcune nicchie in pietra decorata.
Oggi l'edicola viene festeggiata nel mese di settembre.

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