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La tradizione vuole che il noto condottiero Francesco Sforza avesse costruito questo palazzo mentre si trovava nella marca, ma secondo lo storico Mostardi, il palazzo sarabbe stato costruito dai Brancadoro, ricca famiglia feudale autoctona.
Eretto nel XV secolo riutilizzando anche vari materiali dell'antica Cupra, si eleva per tre piani, svetta nella parte alta di Marano, ed è adiacente alla chiesa diSanta Maria in Castello. I grandi finestroni dei piani superiori sono ornati da una lunga cornice che corre lungo il perimetro della facciata: all'ultimo piano un elegante e piccolo terrazzo, è sorretto da mensole di pietra.
Graziosa è la loggetta in cotto che si apre all'ultimo piano dell'ala settentrionale del palazzo. Una tradizione racconta che il soprannome "Palazzaccio" derivi da un fatto di sangue avvenuto nel XV secolo che vide protagonisti due capitani maranesi, Pier Brunolo e Troilo, che vennero qui assassinati da Francesco Sforza su richiesta di Alfonso V d'Aragona.

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