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Medico ed insigne letterato, esercitò la sua professione prima come medico primario ad Ascoli, poi a Frascati; nella cittadina laziale visitò la Contessa D'Egmond, moglie del Duca di Biscaglia, Vicario Generale delle armi spagnole nel regno di Napoli. La Contessa, riconoscente per le cure che il Massucci le prestò, lo dichiarò suo medico personale portandolo con sé a Roma; morto il marito, la D'Emond tornò a Vienna, pregando Pietro di seguirla; Massucci però non andò. Si trattenne a Roma dove continuò la sua professione con successo, diventando anche amico di Giovanni Maria Lancisi, uno dei dottori più stimati in Italia tra la fine del Seicento ed i primi decenni del Settecento, divenuto in seguito anche medico di Clemente XI. Si trasferì in seguito a Loreto, dove nel 1722 ottenne una generosa pensione. Compose molte opere, tra le quali "I Principi generali della Fisica per la Contessa D'Egmond" e "I Consulti medici".

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