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Riedizione ottocentesca di una porta più antica, della quale si conserva ancora integra una parte della torre che ne assicurava la difesa.
Oggi questo è rimasto dell'originale accesso che fu costruito durante l'espansione ad opera dei fermani del 1486 quando venne edificata Terra Nuova ed il piccolo avvallamento tra il vecchio ed il nuovo insediamento, entrambi situati su alture, che diede spazio alla nuova piazza centrale del paese. Qui venne innalzata la chiesa di San Nicolò e il palazzo comunale ora scomparso: due porte si aprivano a nord e a sud della piazza dove confluivano le più importanti vie di comunicazione che raggiungevano il centro. A sud venne eretta Porta di Piazza mentre a nord Porta da Bora, difesa da una torretta rotonda riutilizzata oggi come abitazione, alla quale, in epoca moderna se ne aggiunse una gemella, annessa alla mole di Palazzo Rossi-Panelli.
La riedizione ottocentesca prevedeva tre accessi, quello centrale di maggiori dimensioni che permetteva il passaggio dei mezzi mentre altri due laterali più piccoli favorivano il passaggio dei pedoni. I due accessi sono attualmente murati grazie alle abitazioni che successivamente vi si sono addossate, sopra di essi si notano ancora le sedi dei ponti levatoi che probabilmente furono ricostruiti con spirito estetico di stile neomedievale. Il grande portone invece è sormontato da una nicchia rettangolare che forse conteneva un'immagine o lo stemma cittadino.
Una fila di beccatelli trilobati segue il perimetro delle torri e della porta, attraversandola ci si trova davanti alla facciata della chiesa parrocchiale e poco più a destra si apre la piazza del paese.

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