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Permetteva l'accesso nella cinta muraria meridionale al castello di Sant'Omero e ne assicurava la difesa.
In quanto posto di confine, era stato munito di discrete opere difensive e l'ingresso infatti è costituito da un sistema di due porte, collegate da uno stretto passaggio murato dove gli assalitori, una volta sorpassato il primo sbarramento, venivano qui imbottigliati permettendo così ai difensori schierati sopra le mura, di colpirli dall'alto.
Costruita con il resto delle fortificazioni a partire dal XIV secolo, durante il governo dei Duchi d'Atri, aggiornate fino al XVI secolo e mantenute in funzione fino a ben oltre il XVII, a causa della forte presenza di banditi nell'area a confine tra il Regno di Napoli e gli Stati Pontifici. L'opera ricorderà l'assalto delle truppe di Alessandro Sforza durante le guerre tra Angioini ed Aragonesi nel 1460, quando occupa il paese scacciando i capitani di Jacopo Piccinino, a capo della coalizione francese. Il castello viene riassalito nel 1556 quando viene preso dagli eserciti del Papa guidati da Antonio Carafa durante la Guerra del Sale, qualche tempo dopo dovranno difendersi anche dai briganti che nel 1671 riescono a penetrare le difese saccheggiando anche il palazzo marchesale, dei signori del castello: gli Alarcon Mendoza.
Piuttosto snaturato nelle sue forme originali, il primo ingresso è inserito in una costruzione di epoca successiva dove le fattezze militari hanno lasciato il passo a quelle civili, l'intonaco nasconde le mura lasciandone scoperto solo qualche tratto, il piano stradale abbassatosi nel tempo viene raggiunto oggi con una scalinata.
L'interno della prima porta è costituito da un'ambiente voltato che va restringendosi fino alla sua uscita, qui dopo una rapida svolta ci si ritrova su una rampa in leggera pendenza che sale fino alla seconda. Questa introduce un passaggio coperto molto interessante dal punto di vista architettonico, in quanto si compone di una serie di arcate e di volte erette in diverse epoche, ricreando un ambiente suggestivo, entrati si svolta a sinistra e si continua a salire, all'angolo l'accesso ad un'abitazione è raggiungibile attraverso un balconcino rinverdito da diverse piante. All'uscita, prima di proseguire a visitare l'abitato, un ultimo passaggio coperto con una volta a crociera, regge un loggiato che fa parte del palazzo signorile che occupa l'area della porta medievale.

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