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Si trova nella parte alta a Castro, frazione del comune sparso di Montegallo.
Si hanno poche notizie, inizialmente nel XV secolo esisteva una precedente chiesa di San Michele Arcangelo, già parrocchiale della comunità, probabilmente eretta dai monaci farfensi che per gran parte del medioevo avevano controllato Castro. Viene totalmente ricostruita ed ampliata durante il secolo successivo, ne sono testimonianza le date scolpite su varie epigrafi. Nel 1572, dopo lo scioglimento del Presidiato Farfense a seguito della creazione della diocesi di Ripatransone, le parrocchie di Montegallo passano alla diocesi di Ascoli. Oggi è compresa nella parrocchia di San Bernardino di Balzo, danneggiata durante il terremoto di Fermo e Porto San Giorgio del 1987, viene nuovamente lesionata durante quello del 1997 ed i lavori di restauro terminano nel 1999. Inagibile dopo i terremoti che si sono susseguiti a partire dal 2016, ora attende una nuova sistemazione.
L'edificio si trova sul lato della piazza alta del paese, è realizzata in pietra arenaria locale ed è a pianta rettangolare, con un piccolo campanile a vela su un lato, costituito da due aperture occupate da altrettante campane. Piuttosto fastoso è il portale centrale, mostra una cornice in pietra lavorata con architrave scolpito, purtroppo la scritta è parziale e non ben leggibile, più in basso appare la data del 1556, secondo alcune interpretazioni riportavano la committenza dell'opera. Sopra si trova un lunotto composto da una grande cornice lavorata, l'interno è affrescato con una raffigurazione della "Pietà", in alto sopra a tutti un globo in pietra con una croce scolpita. Sulla sinistra si trova un portale minore, piuttosto ridotto rispetto all'altro, anche qua un architrave piuttosto degradato riporta la data e tracce di una scritta. Sul muro laterale, in alto, si nota il campanile a vela con lo spazio per due campane; dalla parte opposta si trova la canonica, un tempo più alta e raggiungibile attraverso uno scalone, demolita nel corso del secondo dopoguerra.
L'interno si presenta a pianta rettangolare, con il presbiterio dove si trova l'altare centrale, separato da un grande arco e rialzato rispetto al resto della navata, dove sono presenti anche due altari laterali, uno per ogni lato. Le pareti presentano una serie di motivi decorativi, piuttosto in voga nella prima parte del '900, sulla parete dove si innesta il presbiterio sono dipinti dei finti marmi, la pavimentazione è anch'essa recente. All'interno dell'arcone lo spazio si riduce e le decorazioni del muro di fondo variano, per sottolineare la presenza dell'altare. Al centro c'è un quadro con la "Madonna con Bambino tra Santi" sono riconoscibili San Michele, San Pietro ed il Beato Marco da Montegallo, quest'ultimo originario della vicina frazione di Fonditore e quindi piuttosto venerato nel montegallese. L'altare destro invece, mostra una raffigurazione del XVII secolo piuttosto rudimentale, di San Sebastiano con Sant'Antonio e San Rocco, sempre sulla stessa parete è affisso un crocefisso ligneo risalente al XVI secolo. Sull'altare opposto si trova un dipinto della Madonna con Santa Chiara e San Francesco, con una cornice con le raffigurazioni della "Vita di Gesù". Vi era inoltre custodita una scultura in legno tardo quattrocentesca, oggi al museo diocesano di Ascoli, che si rifaceva alla madonna affrescata nel lunotto sopra il portale.

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