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Si trova nei pressi del parco giochi che sorge sotto il torrione, simbolo del paese, nella parte più alta del centro storico.
Nasce per volontà di Paolo Emilio Giovannini, primo vescovo della diocesi di Montalto, eretta per volontà di Sisto V, pontefice originario del capoluogo comunale.
Monsignor Giovannini faceva parte di una delle famiglie nobili di Porchia e poco prima della sua morte, avvenuta nel 1606, decise di stanziare fondi per costruire questa chiesetta e di intitolarla a San Paolo Apostolo. I lavori si avvieranno dopo la dipartita del prelato, sepolto nella chiesa di San Pietro di Montalto e si protrarranno fino al 1618. Una lapide all'interno, attesta la conclusione dei lavori ed il patronato della famiglia Giovannini sul luogo sacro. Non si hanno molte altre notizie storiche sulla chiesa.
Esternamente la struttura è piuttosto semplice e sobria, la facciata monta un essenziale portale con cornice intonacata ed arco a sesto ribassato, affiancato da due finestrelle con vetri blu. Sempre ai lati dell'ingresso, si possono notare due aperture murate, una più ampia a destra e l'altra più modesta a sinistra, forse precedenti ingressi.
Inoltre da un'analisi delle struttura, si nota che ha subito diversi interventi soprattutto nell'ultimo secolo, erano presenti altri edifici addossati sul lato destro, ora demoliti e collegati alla chiesa attraverso passaggi oggi chiusi, con architravi in cemento. Si vede anche uno stacco tra i mattoni della base e quelli della parte superiore, suggerendo che sia stata probabilmente ricostruita.
Sul retro della navata è inserita l'area presbiteriale, più stretta e alta rispetto al resto della struttura, si scorge una finestra a mezzaluna aperta sopra una cornice in mattoni, quest'ultima segna la presenza dei tetti degli edifici scomparsi.
All'interno sono conservate, oltre alla lapide in pietra citata in precedenza, diverse aree affrescate tra le quali spiccano i dipinti di due angeli. La chiesa dà il nome alla via che le si trova davanti.

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