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La chiesa parrocchiale di Spelonga, intitolata a S.Agata, è ricca di molte opere. È una lunga aula coperta da capriate a vista, realizzata nella seconda metà del 1400. Presenta una facciata molto sobria con un portale in pietra arenaria locale. Importantissima e particolarissima la presenza al suo interno di una bandiera da combattimento con stemma musulmano che fu strappata dagli Spelongani ad una nave della flotta turca, nella battaglia di Lepanto del 1571. Questo trofeo di guerra, e vanto delle genti di questa terra, è conservato in una teca di vetro incorniciata. L'altare maggiore proviene dalla chiesa di S.Maria in Collepiccioni demolita nel 1933, ed è un pregevole apparato in legno di noce intagliato risalente al 1631. È presente anche un altro altare del 1638, fatto costruire dalla confraternita del SS. Rosario, collocato nella parete di destra. Due dipinti del seicento affiancano una Madonna col bambino in terracotta policroma del XVI secolo, opera di Sebastiano Aquilano, esemplare significativo di un'espressione artistica sicuramente di derivazione abruzzese, diffusa nei centri della montagna ascolana. A Bernardino Campilio da Spoleto sono attribuiti gli affreschi della Madonna di Loreto del 1483 e di S. Benardino, S. Agata e S.Leonardo, datati 1483. Presenti altri affreschi del 1500 dalla chiara influenza della scuola di Cola dell'Amatrice, raffiguranti il Cristo in Trono e Angeli, e un' "Allegoria della purificazione e della salvezza dei defunti". Nel presbitero sono presenti immagini dei Quattro Evangelisti che prima adornavano le lunette di una volta della chiesa di Santa Maria.

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