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Da sotto il portico del lato sinistro del Palazzo Comunale si apre l'ingresso del Teatro Serpente Aureo. Privo di una facciata autonoma, lo stabile fu realizzato dall'architetto ticinese Pietro Maggi "cui si deve anche la realizzazione della Collegiata, e dell'Ospedale Civile". Questo teatro fu edificato nei primi del 1800, andando a sostituire uno spazio scenico di fine settecento. In quei tempi fu deciso di costruire un luogo per la rappresentazione di spettacoli teatrali occupando il cortile settentrionale del Palazzo Comunale, seguendo un disegno architettonico con schema a ferro di cavallo di ispirazione barocca del tipo boccascena o, per meglio dire, all'italiana. Ne risultò un piccolo gioiello: da un elegante atrio neoclassico adorno di statue femminili si accede alla sala con una piccola platea di 50 palchi disposti su tre ordini (platea e loggione). Raffinati stucchi e intagli dorati su sfondo verde arricchiscono i muri dei palchetti mentre tappezzeria e tendaggi sono color rosso cardinale. La figurazione ricorrente è il leone, simbolo di Offida. La volta è dipinta con fasce concentriche di verde e oro arricchite di figure femminili in monocromo e tondi con ritratti di otto compositori, i più importanti della lirica e prosa . La raffigurazione di un Apollo con la cetra e ai suoi piedi le tre muse della Musica, della Tragedia e della Commedia, ad opera dell'offidiano Alcide Allievi, occupa il tondo centrale. Imponente, al centro del Teatro, è in lampadario con globi di cristallo. Sul palcoscenico un vecchio sipario di G.B. Magini del 1826, mostra dipinta la leggenda riguardante il Serpente Aureo. Oggi il Teatro ospita eventi culturali e di intrattenimento, oltre al tradizionale Veglione di Carnevale. Il Carnevale di Offida è una tradizione consolidata che forma ancora oggi il tessuto connettivo della comunità.

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