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Fa parte del rafforzamento della cinta muraria medievale di Grottammare avvenuto nel XVI, dopo l’invasione e il saccheggio dei pirati di Dulcigno (città del Montenegro): fu eretto ad est in corrispondenza dell’antico porto a difendere Porta Marina, la tradizione vuole che il padre di papa Sisto V abbia lavorato al cantiere come manovale. A pianta circolare, è realizzato in laterizio a vista e segnato da cornici marcapiano, coronato da una serie di beccatelli per la difesa piombante sui quali sono impostati i merli curvilinei, che costituiscono attualmente il parapetto per il belvedere sulla sommità della torre. Internamente è suddiviso in due piani, un tempo collegati da una scala in legno, oggi sostituita da una in muratura. A seguito di un recente restauro è stata possibile la riapertura: all’interno, in una struttura molto suggestiva che permette di godere attraverso alcune feritoie di un bellissimo paesaggio, è stato allestito, nel 2004, il museo dedicato allo scultore Pericle Fazzini, (Grottammare, 1913-Roma,1987), autore della celebre Resurrezione nella Sala delle Udienze in Vaticano (Aula Nervi), che ospita un'esposizione permanente dedicata a circa duecentotrenta opere realizzate dallo scultore affidate al Comune di Grottammare.

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