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Strada coperta nel centro storico di Campofilone, caratterizzata da ambienti storici ed un ottimo panorama.
La strada segue il tracciato della cinta muraria, adiacente all'area un tempo occupato dalla scomparsa Porta da Sole, della quale rimangono solo alcuni ruderi. La via è dedicata al tentente colonnello del Regio Esercito Giuseppe Galliano, decorato con la medaglia d'oro al valore per le sue azioni durante la guerra di Etiopia, morto durante la battaglia di Adua nel 1896. La strada prende vita durante il medioevo, a partire dalla costruzione di questo tratto murario, presumibilmente tra XIII e XIV secolo. Altri interventi sono stati effettuati in epoche successive, probabilmente a partire dal XVI secolo, quando le mura iniziano ad essere cedute ai privati. Questi avevano l'obbligo di preservare però i camminamenti di guardia. In questo caso si preferì elevare le mura, costruendo gli edifici nella parte superiore e lasciando libera la strada sottostante. Si può imboccare via Galliano da due punti, il primo si trova lungo la discesa di Via Trento, poco prima di uscire dal paese, dove corre la strada asfaltata, la circonvallazione sud. L'altro ingresso è una scalinata che scende da via Montegrappa, all'incirca sotto la piazza principale e poco distante da un altro caratteristico passaggio coperto. Qui si scende fino ad arrivare ad una svolta ed una balconata si apre sopra le mura, permettendo di vedere il suggestivo panorama fino al mare. La parte più suggestiva inizia quando si entra nella parte coperta, alzando lo sguardo si vede una annerita ma raffinata volta a crociera, che corre lungo tutto il soffitto. l'elevazione della copertura è tale che, anche le finestre del primo piano delle abitazioni, si aprano nell'area coperta tra le lunette della volta. Sulla parete si aprono alcuni portali di varie fogge, ne salta all'occhio uno murato con elementi in pietra arenacea. Nell'altra parete, quella compresa nelle mura difensive, si aprono alcuni finestroni che illuminano l'interno, un tempo erano utilizzate dalle milizie per contrastare gli attaccanti. Alcune sono poste piuttosto in alto e forse un tempo la strada correva ad un livello più elevato, oppure erano raggiungibili da una passerella, ora perduta. Nell'ultima parte la pendenza aumenta fino al ricongiungimento con via Trento, mentre la volta lascia lo spazio ad un soffitto contemporaneo. Nei pressi della fontanella però è possibile vedere una sezione delle mura, ricavata durante la distruzione della porta.

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