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Il massimo artista contemporaneo di Offida, fu iscritto all'anagrafe della cittadina nel 1912.
Già giovanissimo comincia a frequentare la scuola locale del disegno applicato alle arti e mestieri e poi si sposta a Roma dove, tra il 1926 e il 1932, frequenta la scuola ornamentale di via San Giacomo dove si appassiona e segue i professori Cossa e Zanelli, quest'ultimo autore del fregio del Vittoriano di Roma.
Quando ritornò ad Offida, nel 1934, ottenne la commissione dell'altare per il santuario di Sant'Agostino. In questi anni al Sergiacomi vengono sempre affidate commissioni importanti come i monumenti funebri di Ascoli e Offida.
Nel corso dei decenni che vanno dal 1960 fino alla sua morte, nel 1994, le committenze sempre più importanti e di qualità lo impegnano in molte opere che spaziavano dai monumenti, alle statue, ai portali, agli altari, ai tabernacoli e anche alle via crucis, nelle quali venivano utilizzati molteplici materiali come il marmo o il travertino Piceno. Molto significative sono anche le sue statue in bronzo, quelle di terracotta e quelle in legno.
Le sue opere sono in molte città e chiese Abruzzesi e delle Marche, come Loreto, Fermo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Grottammare e, naturalmente, nella sua Offida.

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