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Arco di Carlo Magno
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Lungo via delle Canterine, poco prima di piazza Santa Maria Intervineas, a cavallo di Rua di Carlo Magno, sono visibili i pochi resti dell'antico palazzo senatoriale di Ascoli. La leggenda vuole che esso tragga il nome dall'imperatore dei Franchi che, sostando nella città picena durante la guerra contro i ducati longobardi, ne ordinò la costruzione.
Il destino del palazzo carolingio è avvolto di storia e leggenda, ciò che è giunto fino a noi sono i resti romanici databili al XII secolo. Fino al XVI secolo fece parte dei beni comunali, ma in seguito divenendo proprietà della Confraternita della Madonna della Carità venne riadattato come ospedale. Nel XVII secolo venne infine demolito per favorire la costruzione della nuova sede confraternitale e dell'annessa chiesa in onore della Madonna del Suffragio, oggi demolita.
Costruito in travertino secondo il gusto dell'epoca, il poco che non è stato inglobato negli edifici circostanti o demolito, consiste in una sola finestra composta da due larghe bifore e dal sottostante arco.
Il palazzo si allungava probabilmente fino ad occupare il lato nord di Piazza Santa Maria Intervineas, fronteggiando il luogo sacro.

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