Per difendere la piccola frazione di Lago da ogni genere di pericolo derivato dal brigantaggio, che a partire dal XVI secolo imperversava nelle boscose montagne picene, fu costruita, come un po' in tutti i luoghi limitrofi, una casa torre, che solitamente ospitava anche una colombaia nel tetto. Questa di Lago si trova strategicamente posta all'imbocco settentrionale dell'incasato e sebbene inglobata in altri edifici successivi si nota ancora il piccolo ingresso posto al secondo piano, raggiungibile tramite una rampa di pietra semidistrutta, che presenta ancora le caratteristiche mensole che reggono l'architrave. A sinistra della porta si nota una piccola apertura rettangolare che veniva utilizzata come feritoia da moschetto; da qui si poteva controllare e difendere la strada che passa per il borgo rimanendo a riparo. Ritirata la scala, di solito mobile, che permetteva l'ingresso al secondo piano, ci si poteva asserragliare dentro e aspettare tempi migliori.
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