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Insediamento farfense sito a nord del Tronto, probabilmente davanti al capoluogo, il cui feudo si estendeva secondo i documenti tra i territori di Villa Morrice, San Vito, Pizzo dell'Arco, Santa Maria, Venamartello e Forcella. Non è chiaro se il castello sia stato fondato dai farfensi o se preesistente, fatto sta che papa Vittore II nel 1055 concede il possedimento al vescovo di Ascoli che a quei tempi stava ampliando il suo territorio a scapito dei monaci.
Nel XV secolo il sito già non era più esistente sebbene ne rimanga traccia attraverso il nome, che compare ancora qualche volta in atti notarili fino alla fine del XVI secolo per poi scomparire definitivamente tra le nebbie della storia.

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