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Delle severe mura che cingevano l'insediamento medievale di Altidona restano diversi tratti interessanti. Mancano a dire il vero buona parte delle fortificazioni a Nord ma ci si può accontentare di quelle ancora presenti dalla parte opposta e piuttosto ben conservate.
Edificata insieme al paese tra XIII e XIV secolo è stata aggiornata nel XV secolo per l'utilizzo delle armi da fuoco, costruendo una base scarpata. L'impianto dell'insediamento è di forma ellissoidale e si può iniziare a ripercorrerlo partendo dal parco cittadino dove si trova la chiesa di Santa Maria e Ciriaco, il suo campanile realizzato riutilizzando la medievale torre civica eretta a scopo difensivo, ospita anche la porta principale al paese. Delle mura originali è rimasto però a sinistra dell'edificio sacro il basamento di una torretta che si raccordava al settore nord della cinta ,mentre a destra del campanile le difese proseguono fino alla base di un'altra torre per poi proseguire verso l'altro capo del paese. Difesa da alcune torrette che si sono più o meno conservate, raggiunge a metà del suo percorso un passaggio coperto in prossimità dell'antica porta medievale detta da Sole, rimangono alcuni resti dell'arco di ingresso e della rampa di accesso che correva sotto il controllo di due torri. Continuando si raggiunge l'area sottostante la piazza principale, dove in prossimità di un ben conservato torrione, del quale sarebbe possibile anche raggiungre la piattaforma superiore, la cinta prende a curvare fino chiudere il paese. Qui fu realizzata nei primi del novecento la Porta dei Leoni e la rampa che la collega alla strada, la porta originale invece, detta Marina, si trova poco più avanti ed all'inizio del versante settentrionale delle mura delle quali poco rimane.
Libri
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (Fermo e i suoi castelli) Vol.IV
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