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Forse uno dei centri più caratteristici della riviera delle Palme, vocato al turismo balneare. La storia di Cupra Marittima è piuttosto recente, si originò dapprima come piccolo borgo adiacente al porto, abitato da pescatori e da portuali e riceve una grande spinta propulsiva dall'abbandono di gran parte della popolazione, del castello di Marano causato dal dissesto idrogeologico. Verso la metà del XIX secolo alcune frane che avevano interessato la zona verso mare del castello maranese, fanno iniziare a discutere sullo spostamento a valle del municipio, nel piccolo incasato marinaro che all'epoca si chiamava "Marina di Marano". Passata la parentesi della Repubblica Romana si torna a discutere del cambio di sede, l'amministrazione approfitterà dell'occasione della visita di Pio IX nel 1857, per richiedere al pontefice l'approvazione del progetto; intanto sempre per la visita pontificia, il borgo marino era stato risistemato. L'anno seguente all'unità italiana era stato cambiato il nome del municipio riesumando quello dell'antica città di Cupra, al cambio della sede municipale il nome si estenderà al borgo marinaro, divenuto il nuovo capoluogo. Nel 1865 viene semidistrutto da una violenta alluvione che causò anche la distruzione del ponte ferroviario, che cedette proprio durante il passaggio di un treno, aumentando la lista delle vittime della tragedia. Ma gli eventi rallentarono solamente l'iniziativa di lasciare Marano e nel 1885, finalmente si delibera per il trasloco del municipio. Nel 1874 era stata decretata la demolizione dell'antica chiesa castellana di San Basso, ricostruita nel borgo marino e terminata nel 1887, l'anno seguente sarà invece trasferito il corpo del santo dalla chiesa dell'Annunziata, dove era stato momentaneamente collocato, alla nuova sede. Durante la processione che accompagnava la reliquia, ci fu un violento temporale e la popolazione, lo prese come un segno del santo che non voleva lasciare il castello. L'accrescimento degli ultimi anni aveva sollevato il problema della mancanza di un piano regolatore, sarà deliberato solo nel 1891 dando l'aspetto attuale al tessuto urbano, demolendo i resti del settecentesco borgo marinaro. Il porto nel frattempo era piuttosto frequentato, tanto da risultare uno dei più importanti della costa da Ancona a Pescara nel 1885, per il tonnellaggio di merce movimentata. Si costituirà due anni più tardi, anche un consorzio di comuni piceni atto al rinnovamento dello scalo, durato fino all'inizio del secolo successivo. Negli anni oltre allo sviluppo del porto, erano arrivate anche la ferrovia seguita dalla linea telegrafica e dal consueto ufficio postale, altre opere come l'asilo e l'ospedale, furono edificati dall'architetto Marco Marcantoni che si dedicò anche alla costruzione del primo stabilimento balneare e dei villini liberty che in quel periodo, andavano mano a mano sorgendo. A cavallo tra il XIX e il XX secolo il turismo aveva preso piede nelle attività cittadine, era andato crescendo fino all'inizio della prima guerra mondiale nella quale, anche la cittadina sarà coinvolta direttamente: nell'estate del 1915 venne fatto saltare il ponte ferroviario sul fosso di Sant'Egidio e fu mitragliata la stazione da parte di una flottiglia austriaca. Sempre all'inizio del secolo muoveva i suoi passi il dottore e militare Clemente Ciccarelli, figlio dei locali farmacisti che in futuro darà vita all'azienda omonima produttrice di vari articoli cosmetici noti nello stivale che alcuni, almeno nel nome, ricordano ancora l'origine cuprense della famiglia. Negli anni '20 del secolo scorso sale al potere il fascismo durato fino alla seconda guerra mondiale, in seguito dell'armistizio nel 1943 e la conseguente occupazione tedesca, i nazisti si insediano a Villa Vinci e Villa Tassoni, fortunatamente non essendo un luoghi strategici, non saranno mai teatro di grandi eventi bellici. Ma nonostante questo, alcuni aerei alleati avevano mitragliato i natanti lungo la costa e la casa dei Marcantoni fu colpita da una bomba, sganciata sempre da un velivolo anglo-americano, nell'area saranno attivi anche alcuni gruppi partigiani. Finita la guerra il paese godrà dei benevoli effetti del boom economico, vedendo crescere la popolazione e le dimensioni e sviluppando ulteriormente il turismo balneare e le strutture ad esso annesse, fino a renderla l'ottima meta do vacanze che è attualmente. Scoprendo l'abitato di Cupra Marittima, sorto in epoca contemporanea rispecchia un piano regolatore ideale che metteva al centro: la Piazza della Libertà, la chiesa di San Basso ed il Palazzo Municipale, mentre tutto intorno si disponevano a scacchiera gli altri edifici. Molte abitazioni sono state costruite con stile almeno fino alla seconda guerra mondiale, donando un aspetto piuttosto gradevole all'abitato rivierasco, oltrepassata la ferrovia si trova il lungomare, qui si affacciano i colorati villini e lo storico stabilimento balneare "La Sirenella". Va inoltre ricordata una visita alla chiesa di Sant'Egidio e una passeggiata lungo il corso, che dalla piazza raggiunge il mare. Lungo la costa corre anche la pista ciclabile che collega i centri vicini della Riviera delle Palme. Difficile aggiungere altro, rimane solo una visita di persona!

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