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Detta anche di S.Filippo Neri, la Chiesa dell'Immacolata sorge presso le mura di cinta della città, alle spalle del Palazzo Bonomini, ed è l'edificio più imponente di Ripatransone. All'avvio dei lavori, nel 1685, il progetto era del collaboratore ed allievo del Borromini, il romano Francesco Massari. Dopo la sua morte, nel 1705, la chiesa fu portata a termine dall'architetto-pittore locale Lucio Bonomi, che le diede la conformazione attuale. Nel 1808 durante la soppressione napoleonica viene messo in vendita e viene acquistato dai Boccabianca.
L'interno è uno dei più eleganti delle chiese di Ripatransone, ricco di decorazioni di ori e stucchi, opere del milanese Mastro Tobia e del perugino Lorenzo Vibi. L'edificio sacro, realizzato a croce latina, è a navata unica con pilastri corinzi che scandiscono le cappelle laterali. L'altare maggiore, del 1843, è opera di Gaetano Ferri e accoglie la statua dell'Immacolata. Nel transetto troviamo un prezioso dipinto di Lazzaro Baldi, su disegno di Pietro da Cortona, ed alcune tele di Ubaldo Ricci di Fermo (1669-1732) poste nelle cappelle dedicate ai santi Francesco da Paola, Gaetano da Thiene, Filippo e alla Madonna col Bambino. Di Ubaldo Ricci è anche la pala del monumentale altare in legno dorato della cappella sinistra del transetto. In una cappella collocata sempre a sinistra è installato l'unico altare di pietra della chiesa, che custodisce la reliquie di Filippo Neri (raccolte in urne) e due busti con le sue effige. Nella seconda cappella (eretta nel 1725 dalla famiglia Recchi) è rappresentato il Transito di S. Giuseppe. Nella cripta, dal 1997, è stato allestito il Museo della civiltà contadina dove sono esposti circa 2000 attrezzi e manufatti utilizzati tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento.

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