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Domenico Spinucci, figlio di una delle più importanti famiglie nobiliari di Fermo, nasce nel Marzo del 1739. Fu il secondogenito di Giuseppe e Beatrice Vecchi-Buratti. Già da bambino era dotato di notevoli capacità di apprendimento, spicca negli studi e nella pubertà consegue, nella sua città natale, la Laurea "In utroque iure" ovvero i dottorati in Diritto Civile e Canonico. Nel 1757, a soli diciotto anni, si laureò nuovamente nella prestigiosa Università di Bologna, sempre negli stessi campi di studio. Lo Spinucci intraprese poi la carriera ecclesiastica e nel febbraio del 1777 fu nominato Vescovo di Macerata e Tolentino dal pontefice Clemente XIV. Nel Giugno 1796 dopo aver tenuto l'incarico per quasi due decenni nelle Marche, venne promosso ad Arcivescovo Metropolita di Benevento da papa Pio VI. In Campania la sua attività pastorale fu contrassegnata dall'umiltà e dall'aiuto soprattutto a bisognosi e poveri, tanto da lasciare i suoi averi al Monte di Pietà di Benevento. Il pontefice Pio VII lo elevò al rango di Cardinale del Concistoro nel 1816. Si spense a Benevento, ormai sua seconda casa, nel 1823.

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