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Con il suo caratteristico arco, accoglie i visitatori del centro storico di Colleiano di Roccafluvione.
Rimane come memoria di un tempo, quando il paese era a capoluogo di un municipio, quello di Roccareonile, che si stagliava nella montagna tra il Tronto, il Fluvione ed il torrente Noscia. Soppresso a seguito dell'unità d'Italia, ha amministrato anche i vicini territori di Scalelle. Prendenva il nome da una fortificazione scomparsa sita sopra il Monte Castellare, primo centro amministrativo del luogo, sostituito da Colleiano a partire dal XV secolo. All'epoca non esistevano ancora i comuni ed al loro posto c'erano i sindacati, non sappiamo con certezza se a questo stabile corrispondesse anche il palazzo del podestà, inviato da Ascoli ad amministrare la giustizia. Il palazzo viene datato al XVIII secolo, ma tanti sono stati i rimaneggiamenti che potrebbe comprendere strutture precedenti. Partecipa alle vicende politiche a partire dalla creazione della Repubblica Romana nel 1798, ma nonostante nella montagna esploda una feroce rivolta, non risulta che Colleiano ne sia stata coinvolta direttamente. Con l'arrivo di Napoleone nel 1808 stavolta la ribellione tocca il paese, che subisce un'assalto da parte dei banditi; sempre in quell'anno l'amministrazione passa sotto Acquasanta. La sede comunale ritorna nel 1827, ma il comune perde le frazioni di Gualdo, Sala, Sassomaio e Scalelle che passano al comune di Rocca Casaregnana a causa di un'errore del catasto. Ormai divenuto troppo piccolo per autosostenersi, il municipio chiede l'annessione alla vicina Rocca Casaregnana, creando il primo nucleo del futuro comune di Roccafluvione, che nasce nel 1867. In quest'epoca il palazzo perde la sua funzione, sostituito da quello del capoluogo vicino, eretto al fianco della chiesa dei Santi Nicola e Ilario a Casaregnano.
Costruito in pietra arenaria locale, ad eccezione dell'arcata per il quale è stato utilizzato il travertino, come già detto si trova all'ingresso del paese, una volta oltrepassato l'arco c'è un ambiente coperto con una porticina architravata che si apre sulla sinistra. Lo affiancano altre due aperture murate, mentre dalla parte opposta, due finestre dell'adiacente abitazione; lo spazio coperto è rimasto punto di riferimento della comunità, si anima durante gli eventi e le feste che si svolgono nel paese. Sopra l'arco avevano sede gli uffici del piccolo comune, riconoscibili dalle finestre contornate in pietra, unico abbellimento della struttura, oggi questi spazi sono destinati ad uso abitativo.

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