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Sorge in posizione centrale della piazza di Porto San Giorgio, davanti alla chiesa dedicata al santo protettore.
Viene costruita con fattezze monumentali come rappresentanza del nuovo acquedotto di Porto San Giorgio, che si era reso necessario verso la fine del XIX secolo data la scarsità di acqua potabile nella cittadina costiera. I lavori si concluderanno nel 1894 e per la realizzazione della fontana viene ingaggiato l'architetto e scultore fermano Alfonso Bernardini, autore anche della fontana di Lapedona, costui non in buone condizioni di salute non riuscì a completare l'opera in tempo per essere inaugurata dall'amministrazione comunale, quella che aveva voluto e realizzato l'acquedotto. Alle successive elezioni vinsero gli esponenti partito avverso che nel 1897 celebrerà l'apertura della fontana ma senza invitare l'artista che l'aveva realizzata, i vecchi amministratori quindi decisero di fare un'altra cerimonia, dove il Bernardini viene festeggiato e premiato con una medaglia d'oro.
Il nuovo acquedotto ben presto non riuscirà a mantenere il passo con il crescere della popolazione e nel 1912 si era costruito un serbatoio integrativo ma anche questo si rivelerà insufficiente, nel 1921 si decide quindi di costruire un nuovo acquedotto che viene aperto l'anno successivo, dopo grandi celebrazioni.
Realizzata in pietra con forti influenze dello stile liberty, la vasca principale si appoggia su una piattaforma che compensa il leggero dislivello della piazza, è alimentata da quattro statue di sirene bicaudate, una per ogni lato, che tengono in mano una conchiglia dove zampilla fuori il getto, agli angoli si trovano altrettanti mostri marini che sputano acqua dalla bocca. Le statue circondano un piedistallo rettangolare dove sui lati sono incise la data dell'inaugurazione ed altri iscrizioni tra le quali si ricorda: "l'Acqua qui condotta a beneficio del popolo segna l'auspicato trionfo dell'igiene". In bronzo è rappresentato lo stemma del comune sangiorgese. La statua della democrazia troneggia sopra il piedistallo ed è rappresentata come una giovane coi seni scoperti, appoggiata sopra un globo e che tiene nella mano destra il melograno e nella sinistra le spighe di grano, rappresenta la fecondità e l'abbondanza.

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