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Considerato uno dei giornalisti teramani d'eccellenza per la sua importante attività culturale, nasce a Garrufo di Sant'Omero il 5 maggio 1931. Nel 1940 si trasferisce a Teramo con la famiglia, dopo il diploma liceale frequenta l'Università di Bologna, dove intraprende gli studi umanistici delle "Lettere Classiche". Nel 1958 si iscrive all'Ordine dei giornalisti, ma già negli anni precedenti, fin dal 1947, stilò diversi articoli per " Il Messaggero", sotto l'attenta guida di Raffaele Aurini. Dopo la sua iscrizione all'ordine, Sgattoni pubblica numerosi articoli su importanti riviste e periodici nazionali, arricchirà poi la sua carriera collaborando anche con varie testate radiofoniche e televisive. Studioso poliedrico, si occupò oltre alla critica letteraria, d'arte ed archeologia in particolare, si ricorda l'incarico come ispettore onorario per i monumenti e le antichità per le Soprintendenze della provincia di Teramo, l'Aquila e Chieti. Durante questo periodo, contribuì a varie indagini archeologiche del suo paese natio Garrufo, per la suggestiva Necropoli di Ponte Messato, quella di Campovalano vicino Campli e per il Teatro Romano di Teramo.
Inoltre, date le sue spiccate capacità letterarie, scrisse diverse composizioni poetiche che univano lo stile ermetico di Ungaretti, con cui strinse una profonda amicizia ed il classicismo del Saba, si ricordano "le terre del verde" nel 1953 e "Poesie" stilate nel 1957; si dedicò poi alla cura della poesia abruzzese del '900, pubblicando la prima antologia in italiano, editata nel 1961.
Nel 1958 fu nominato responsabile dell'ufficio stampa e dell'ente provinciale per il turismo teramano, dove fu proclamato vice direttore e direttore della rivista di Teramo "Le notizie del turismo", questo incarico gli permise di partecipare attivamente alla letteratura e al folclore locale, organizzando rassegne e curando numerosi testi. Questo rilevante ruolo nell'ente provinciale, gli permise di raccogliere un ricco archivio di foto, ancora oggi presente nella Biblioteca regionale "Melchiorre Delfico".
Nel 1959 diventò anche codirettore del mensile "Dimensioni", rivista d'arte e cultura con sede a Sulmona, nata con l'idea di contrastare l'isolamento culturale abruzzese a partire dalla mancanza di sedi universitarie nella regione, un'esperienza che durò fino al 1974, quando la rivista fallì.
Fu tra i fondatori del "Premio Teramo", che consisteva nella premiazione sia di celebri scrittori abruzzesi, sia nella riconoscimento di giovani talenti, poi si istituì un fondo in cui raccogliere tutti i manoscritti dei vincitori, ancora presente presso la Biblioteca regionale.
Instancabile intellettuale, durante la fine degli anni sessanta, fece parte del comitato direttivo della "Deputazione di storia patria negli Abruzzi" e socio fondatore del centro di ricerche storiche "Abruzzo teramano".
Dal 1962 al 1964 fece parte dell'Accademia dei Lincei e del Comitato nazionale per le onoranze al poeta D'Annunzio.
Durante tutti questi anni, ricevette diversi premi e riconoscimenti letterari proprio per il suo importantissimo contributo alla cultura, si ricordano nel 1956 il Premio "Quadrivio-12 Poesie e Incontri delle gioventù" a Roma, la medaglia d'oro nel 1959 del Premio Lerici-Pea e nel 1961 il San Barnaba di Venezia.
Concluse la sua brillante carriera solo con il pensionamento, avvenuto nel 1996.
Si spense poi nell'agosto del 2007.
Per ricordare questo importante personaggio ed il suo fondamentale supporto nell'ambito letterario, nel 2008 gli è stato dedicato il concorso annuale "Premio Racconto Breve", istituito dalla pro-loco della sua terra natia Garrufo ed è stato fondato il Comitato di studi in sua memoria nella città di Teramo.


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