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Giovanni Spalazzi
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Nasce nell'aprile del 1831 ad Ascoli Piceno e dopo gli studi classici divenne un professore di Lettere Italiane e Filosofia. Insegna al liceo classico del capoluogo dedicato a "Francesco Stabili", poi dal 1864 fu trasferito nella "Regia Scuola Elisabetta Trebbiani" diventandone in seguito Preside dal 1870 al 1983. Possedeva diversi terreni di famiglia a Castel di Lama, dove edificò la splendida Villa in località Tose, che spesso amava usare come risidenza. Fin da giovanissimo si appassionò alla causa risorgimentale, ebbe una corrispondenza fitta e proficua con un altro grande patriota piceno, Nicola Gaetani Tamburini di Monsampolo uomo di spicco mazziniano nelle Marche. L'anima del fervente patriota di Spalazzi si evince da un'appassionata lettera destinata al Tamburini del 1855, partecipò anche a molti convegni dedicati a Dante Alighieri che celavano anche intenti risorgimentali. Spalazzi ristampò nel corso dei decenni pagandole di tasca propria molte opere del suo grande amico Tamburini come una biografia del 1865 su Francesco De Santis. Nel 1860 pubblicò un volumetto di lode a Vittorio Emanuele II, sull'ingresso ufficiale del nuovo sovrano d'Italia ad Ancona e si batte strenuamente per l'edificazione ad Ascoli di un monumento al pensatore francese Edgar Quinet e di uno al capitano Zannettelli, ufficiale piemontese in carica durante la repressione del brigantaggio pontificio postunitario. Fu anche delegato della Provincia di Ascoli presso il Commissario del nuovo regno d'Italia, Lorenzo Valerio, ad Ancona nel 1860, in occasione dell'unità nazionale pubblica a Torino nello stesso anno il manifesto della "Società Nazionale Italiana". Eletto nella prima Commissione Provinciale di Ascoli, partecipò ad un altra Commissione per il riordino delle scuole superiori del nuovo governo italiano insieme a Corsini, Crocetti e Orsini. Uomo di vasta cultura lasciò ai posteri numerose opere conservate sia alla Biblioteca Comunale ascolana che nell'Archivio del Comune di Castel di Lama, della quale fu sindaco tra il 1869 ed il 1872; spiccano su tutti i manoscritti di storia antica e risorgimentale. Fu anche un editore pubblicando autonomamente opere più disparate, come il libricino sulla Contessa Maddalena Sgariglia Dal Monte e sul poeta siciliano Giuliano Mieli nel 1881. Dotato di una potente oratoria gli venivano affidati spesso i discorsi ufficiali in occasione di importanti eventi pubblici e politici, come quello della commemorazione della morte di Vittorio Emanuele II che fu anche pubblicato nel 1878 e sopratutto, quello sull'anniversario della scomparsa di Giuseppe Garibaldi, pronunciato nel 1882 al Ventidio Basso. Spalazzi si spense nell'aprile del 1904, dopo un intensa vita pubblica e famigliare.

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