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Vindola
Piccolo insediamento di antiche origini sito nella parte montana del territorio di Comunanza, si trova lungo la linea del crinale che da Vindola scende verso il Fluvione, passando anche per Ficocchia e Pizzorullo: qui passava una strada per Ascoli che le rendeva piuttosto frequentate e trafficate, almeno fino a dopo la seconda guerra mondiale, quando l'emigrazione tipica del periodo e l'avvento di nuove strade più comode hanno gettato nell'abbandono questi borghi montani. Il toponimo farebbe risalire l'origine ai longobardi, ma scarse sono le notizie storiche; sappiamo che entra a far parte del sindacato di Vindola fino al XV secolo, quando sarà accorpato a quello di Pizzorullo, verrà quindi anche elencata nelle descrizioni dell'area fatte dallo storico ascolano Colucci nel XVIII secolo. Con la restaurazione napoleonica e la fine del Comune di Pizzorullo, insieme al circondario di Vindola passerà sotto l'amministrazione di Comunanza, con la quale rimarrà anche dopo l'Italia unita.
Un tempo esisteva un oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie, appartenuto alla famiglia dei Grimaldi ed oggi scomparso; anche la diruta chiesa di San Salvatore contribuiva alla cura delle anime e si trova a poca distanza sulle alture a nord di Lago. Nonostante il forte spopolamento non tutto il paese è stato completamente abbandonato e appare oggi in discrete condizioni, collocato ai margini di un modesto pianoro coltivato, con il nucleo principale dove le abitazioni si addossano l'una all'altra, quasi a formare un blocco unico parallelo all'asse viario, con un'unica via interna al borgo fiancheggiata da orti; il resto delle abitazioni è sparso nei pressi dell'abitato. Tracce del passato emergono dalle abitazioni discutibilmente ristrutturate, messe in secondo piano dai bei luoghi e dalle belle vedute delle alture limitrofe; ricordiamo la presenza di una casa fortificata all'imbocco settentrionale dell'abitato.
Link
http://www.comune.comunanza.ap.it/c044015/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/36
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