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Tra gli angoli suggestivi più fotografati di Grottammare, su un lato della piazza principale del paese alto.
Chiamate anche "Logge dell'Arancio", prendono il nome come il teatro ed un tempo anche la piazza, dall'albero di arancio piantato al centro della piazza oggi rinominata Peretti, in onore della famiglia di Papa Sisto V nativo del paese.
Fanno da basamento al teatro ed inizialmente qui si trovava un altro loggiato forse riconducibile all'adiacente Ex Palazzo Comunale, viene ricostruito nel 1790, in concomitanza con la realizzazione del teatro da parte dell'architetto ticinese Pietro Maggi.
Durante i restauri del 2003 vengono scoperte le tracce del precedente loggiato e le fognature del XVIII secolo, inoltre viene chiusa la scalinata che dall'arco sotto la torre civica, oggi murato, saliva fino al teatro.
Tre arcate permettono di accedere dalla piazza, all'ambiente coperto con una volta a crociera sorretta da tre file di pilastri e scandita da spessi costoloni, il tutto con il caldo colore dei mattoni a vista.
Sulle mura laterali si vedono i resti di porte ora tamponate, lungo le mura sono installate delle eleganti sedute in ferro e sul pavimento in cotto, si aprono alcuni lucernari aperti sopra i resti delle strutture preesistenti.
L'ultima fila di archi, corredati di una ringhiera, si apre al di sopra della cinta muraria ed il sottostante porto antico, oggi scomparso.
Affaciandossi da qui, lo sguardo si perde sull'orizzonte del mare adriatico, spostando lo sguardo in basso si notano la chiesa di Sant'Agostino ed i giardini e gli orti delle ville nobiliari sorte ai piedi del paese. Più in basso si vede il moderno abitato di Grottammare e la linea di costa fino a scorgere San Benedetto col suo porto.
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