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Originariamente era il palazzo di un ramo della famiglia Boccabianca, costruito all'incirca nel XIII ed è antecentente al palazzo del Podestà. Si ricorda che nel 1258 qui avvennero le nozze tra Giovanni da Varano signore di Camerino e Aloigia Boccabianca-De Agotis, passò quindi ad un'altro ramo dei Boccabianca fino ad essere quesi distrutto in un incendio nel XIV secolo. Divenuto proprietà del comune ripano fu ricostruito nel XV secolo, durante l'esilio dei proprietari ai quali venne restituito al loro ritorno nel 1461, acquistato successivamente dalla famiglia degli Acquaviva fu ristrutturato ed infine venduto di nuovo. Fu nei secoli successivi dimora del Governatore pontificio e del Cardinale Legato, fino a tornare fra le proprietà comunali nel XIX secolo, la costruzione, oggi anche sede del Museo Archeologico e della Biblioteca comunale, non conserva quasi nulla della struttura trecentesca a causa dei vari lavori di cui è stato oggetto nei secoli.
La facciata d'ingresso è in stile "sangallesco" ed è ornata dalla scalinata a tenaglia e da un portale bugnato del XVI-XVII secolo sormontato dallo stemma di Ripatransone. Sono visibili anche altri due stemmi con memorie epigrafiche e una meridiana.
Gli archi della quattrocentesca "Loggia degli Anziani" ospitano gli affreschi di Giacomo da Campli, raffiguranti la Madonna del Latte e una Maddalena.
Il Palazzo Municipale ospita al suo interno anche tre archivi: storico comunale, pretorile e notarile.

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