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Nasce nel novembre del 1565 a Monteleone e dopo i primi studi fatti a Fermo, si trasferisce a Roma dove viveva suo zio parroco di San Giovanni dei Fiorentini.
Pietro iniziò a frequentare gli esercizi di spiritualità dell'Oratorio conoscendovi Filippo Neri che lo prese sotto la sua ala e dopo pochi mesi senza chiederne il consenso, lo fece entrare come chierico nella Congregazione dei Filippini nel 1590. Da quell'anno fino al 1595, data della morte del futuro San Filippo Neri, Consolini visse costantemente al suo fianco entrando in grande confidenza con lui e sotto la sua guida egli studia Teologia nella scuola dei Padri Agostiniani.
Iniziò poi ad avvicinarsi alla medicina frequentando corsi alla Sapienza in Roma, nonostante l'esercizio fosse vietato dai sacri canoni del clero.
Dopo il 1596 ottenne grazie a Federico Borromeo l'incarico come Cappellano alla Scala Santa di Roma, che gli consentì di ricevere il suddiaconato, le cui rendite gli permisero di vivere con tranquillità fino alla morte dopo oltre quattro decenni di carriera ecclesiastica. Sopravvissuto di quasi mezzo secolo al suo grande protettore San Filippo Neri, Consolini continuò a vivere nell'Oratorio dove rappresentò in modo più rigoroso la fedeltà allo spirito dell'Apostolo di Roma come veniva chiamato il santo.
Fu tra i quattro estensori delle Regole della Congregazione dell'Oratorio approvate da papa Paolo V nel 1612 e fonti attendibili, sottolineano la continuità dello spirito di San Filippo Neri nella sua vita religiosa come maestro dei novizi e sopratutto nella sua straordinaria umiltà. Si spense nel gennaio del 1643.

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