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Il ponte di pietra sul Tronto fu progettato nel 1622 dall'architetto ascolano Celso Saccoccia e fu terminato nel 1630: la lapide sul prospetto orientale del ponte, con l'arma di Ascoli realizzata dello scalpellino Donato Madonna, riporta i nomi dei collaboratori dell'architetto e l'anno in cui è stata completata l'opera. Si era reso necessario in quanto il precedente ponte era stato distrutto da una piena e sostituito in via provvisoria da una passerella in legno.
Originariamente costruito a schiena d'asino, come testimoniano i massi che lo compongono, subì un rialzamento del piano di calpestio nel secolo passato, che lo ha elevato all'altezza attuale dove ora corre la Salaria.
Il ponte presenta un arco lievemente ribassato di 17,10 metri di luce ed ha una ampiezza di 3,80 metri, con due aperture laterali arcuate praticabili.

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