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Stuttura posta sul limite estremo meridionale della cinta muraria, piuttosto rimaneggiata nel corso dei secoli fino a perdere le caratteristiche militari e a essere inglobata in un'abitazione. Solo qualche traccia del suo passato traspare sulla facciata come testimoniano i due grandi pilastri che affiancano l'arco d'ingresso mentre perdute sono le eventuali caditoie e la piattaforma superiore dove facevano la guardia le milizie castellane.
Edificata probabilmente dai fermani tra il XIV ed il XV secolo e modificata forse fino al XV, fu testimone delle vicende belliche che investirono Torchiaro, come l'assedio del Malatesta del 1415, durante la guerra contro Ludovico Migliorati, e quello dell'esercito aragonese del Re di Napoli Alfonso d'Aragona nel 1443, nel periodo sforzesco del fermano. Nella struttura sono riscontrabili due fasi costruttive: la parte esterna è stata edificata nel XV secolo davanti a un preesistente ingresso risalente al secolo precedente, caratterizzato dall'arcata a sesto acuto visibile all'interno del passaggio coperto: è possibile vedere la differenza delle murature delle porte dalla viuzza sottostante. La base risulta munita di una scarpatura mentre era presente un fossato con un ponte levatoio del quale oggi non rimane alcuna traccia, rimangono all'interno degli ingressi le sedi dove scendeva la pesante cancellata a sigillarne l'accesso ma scomparse sono anche la piattaforma superiore e le eventuali caditoie.
Entrati nel primo ambiente, quello quattrocentesco, ci si imbatte a sinistra sui resti di una feritoia tamponata, prova che la struttura che ospita la porta sporgeva dalle mura. Molto raffinata è la volta che copre il soffitto e sono ancora visibili le porte forse accesso al corpo di guardia, in questo ambiente si apre il più antico arco gotico che introduce nella seconda sezione della struttura difensiva, più spartana e con una copertura di travi e tavole di legno. La patina nerastra che ricopre i mattoni è testimone di un passato incendio, forse in uno degli assedi subiti dal castello. L'ultimo arco a tutto sesto si apre sul corso principale del paese e su una gradevole terrazza panoramica.

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