NULL
categorie
percorsi
storia
spiritualità
turismo
percorsi
famiglie nobili
aceti
alvitreti
alaleona
alarcon-mendoza
azzolino
baroncelli
benvignati
boccabianca
bonfini
bonaccorsi
brancadoro
brunforte
caffarelli
camponeschi
carafa
carfratelli
centini
ciucci
crescenzi
da massa
da montepassillo
da monteverde
da pagliara
dal monte
de medici
de sanctis
de sterlich
de angelis
delfico
della rocca
di agoto
ducato di atri
egidi
euffreducci
erioni
falconieri
farnese
flajani
gabrielli
gallo
galosi
gigliucci
giovannini
guiderocchi
guidi
luciani
malaspina
marcucci
martelleschi
masci
massei
melatino
merli
migliorati
miliani
montani
odoardi
onesti
orsini
paccaroni
pagani
panichi
parisani
peretti
pelagallo
piccinini
piccolomini
quattrocchi
raccamadoro
recchi
rosati
rozzi
sacconi
saladini
ser giacomi
serianni
sgariglia
soderini
tasselgardeschi - sinigardi
tibaldeschi
trasmondi
trevisani
vallorani
vinci
architettura
spiritualità
prodotti
Aldo Sergiacomi
Baldassarre Baroncelli
Beato Bernardo da Offida
Beato Corrado da Offida
Carlo Baroncelli
Gaetano Vannicola
Giovanni Bergalucci
Giovanni Vitali
Loris Annibaldi
Maestro di Offida
Olindo Pasqualetti
Raffaele Piccinini
epoca: 1826 - 1884° sec.
Nasce nella cittadina picena di Offida nel maggio del 1826, fu registrato all'anagrafe con il nome di Artemio. La casa dei genitori, che provenivano dalla frazione di Mozzano vicino ad Ascoli, era sita nel Corso Serpente Aureo, in pieno centro storico.
Dopo i primi studi nel paese natale, proseguì il suo percorso di specializzazione che lo potarono ad entrare nell'importante Monastero di Fonte Avellana (PU) e nel 1844 divenne sacerdote con il nome di Raffaele.
Nella sua carriera ecclesiastica il Piccinini soggiornò prima a Camaldoli, nell'aretino, poi si spostò prima a Roma e in seguito ad Ancona. Con la soppressione del Monastero di Fonte Avellana, Don Raffaele si trasferì nella vicina Pergola dove ottenne l'incarico di Docente di scienze naturali nella Scuola di Tecnica; già nel 1852 il religioso e docente offidano aveva iniziato a interessarsi e quindi a studiare la botanica e la geologia, e grazie a naturalisti ascolani come il Conte Alessandro Spada Lavini e il celebre Antonio Orsini, nel corso della sua permanenza a Pergola il Piccini fondò la stazione botanico-geologica del Monte Catria, e allacciò contatti con molti esperti e scienziati europei ed italiani.
Scrisse molti trattati tra cui spicca "l'Erbario", che parla delle piante dei monti pesaresi ed anconetani, un testo oggi conservato presso l'Istituto di Botanica dell'Università di Urbino, e studiato da molti luminari della scienza.
Nel 1883 fu nominato socio corrispondente della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei, grazie ai suoi innegabili meriti scientifici, ma fu colpito da vaiolo e si spense a Pergola nell' Agosto del 1884.
Nel corso degli ultimi decenni è sorto un comitato di cittadini che ha promosso varie manifestazioni per commemorare questo straordinario studioso, con convegni che hanno tributato al Piccinini la giusta riconoscenza nell'ambito scientifico.
Siti Amici
Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: