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Località montana sul monte Sibilla, nel versante di Montemonaco.
Situata all'altitudine di 1540 metri è uno dei principali punti di sosta della montagna, fornita dei servizi essenziali presso il "Rifugio Sibilla", di proprietà comunale. La località nasce con la costruzione della controversa strada nel 1966, in origine questa doveva raggiungere la cima per poi riscendere verso Frontignano, nel comune maceratese di Bolognola. Propagandata come opera moderna, al fine di sviluppare il turismo di massa, nei luoghi leggendari della Sibilla e di migliorare le attività pastorali nella zona. Nel 1970 viene costruito il rifugio, sfruttando un'area non troppo scoscesa nei pascoli d'altura. Dopo numerose proteste da parte di varie associazioni a tutela dell'ambiente, il progetto viene fermato nel 1971, quando il cantiere aveva ormai raggiunto la cima. Viene oggi ricordata come "Z" della Sibilla, a causa del caratteristico taglio, che il tracciato lascia sulla parete orientale della montagna. Questa ha provocato diversi danni alla fragile geologia del monte ed oggi, è spesso soggetta a frane che ne interrompono l'utilizzo. A causa della pericolosità durante il periodo invernale, in quanto zona spesso soggetta a valanghe, il percorso può essere chiuso ai mezzi. Nel 2020 vengono approvati i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento del rifugio, finanziato dalla Fondazione Carisap. Vi si arriva percorrendo la già citata strada, con l'imbocco a qualche centinaio di metri dal piccolo borgo di Collina, lungo la strada che lo collega alla vicina frazione di Isola San Biagio. Dopo qualche chilometro di salita, si arriva al piccolo spiazzo antistante il rifugio, oltre il quale i veicoli non possono proseguire. Inutile descrivere la vastità del panorama che si apre a queste altezze, si scorgono gran parte delle Marche, fino ad arrivare all'Abruzzo, mentre ad oriente le montagne si abbassano fino a raggiungere la costa. Dal piazzale partono diversi sentieri che raggiungono la cima della montagna, la Corona ed i resti della grotta, località legate al mistero della Sibilla. Inoltre è anche possibile raggiungere la cima del Vettore, passando per il passo di Pizzo Borghese, affacciandosi sopra le spettacolari piane di Castelluccio. Si può invece approfittare dell'area del rifugio ombreggiata da alcuni alberi, rari a queste quote, che insieme al prato ed all'ospitalità della struttura, possono regalare belle esperienze anche ai non camminatori. Infatti il municipio, offre nel periodo estivo un servizio di bus navetta per raggiungere la località, sia dal capoluogo che dalla frazione di Collina.

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