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San Bartolomeo prende il nome dalla scomparsa chiesa dedicata al santo che presumibilmente sorgeva nella zona. La contrada si colloca lungo il crinale che costeggia la sponda meridionale del fiume Aso, compresa tra i territori della Rocca di Montevarmine ed il monte Cucco. Passato in mano al vicino castello di Camporo, feudo dei Da Massa, alla fine del XIV secolo risulta che i signori fecero edificare la chiesa di San Bartolomeo, detta anche in Alliano o in Marsiliano. Giungono altre notizie del luogo sacro durante le dispute per i confini tra Carassai e Petritoli nel XV secolo, ma scomparirà con l'annessione ai vicini beni di Montevarmine, possesso dell'Ospedale della carità di Fermo. Fino allo scioglimento dell'ente, alla fine del XX secolo, il territorio sarà occupato dalle case dei coloni che coltivavano i terreni dell'Ospedale, divenuto in seguito Opera Pia Brefotrofio di Fermo.
La località è raggiungibile attraverso una strada brecciata che si incrocia con la strada provinciale 58 e prosegue per tutto il piccolo pianoro, dove si trovano le poche case ancora abitate. Interessante è una delle case coloniche del Brefotrofio, titolarità che si evince dalla scritta sulla facciata; terminata la pianura la strada diventa sterrata e comincia a scendere verso la valle dell'Aso, costeggiando il crinale frastagliato fino all'abbazia di Sant'Angelo in Piano. Tutt'intorno i campi coltivati occupano ogni spazio utile lasciando i terreni scomodi alle macchie boscose; da qui si potrà beneficiare di una perfetta visione della rocca di Montevarmine e del monte Cucco.
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