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Edificio sacro oggi demolito che si trovava al centro del corso di Castignano, un tempo chiamato "Via Grande", all'oggi Via Regina Margherita. L'edificio sacro esisteva prima ancora della fondazione del Convento delle Clarisse, insieme all'ospedale annesso, trasformato poi in convento; questi erano parte dei beni del capitolo di San Giovanni in Laterano, che probabilmente risaliva al XIII secolo. Nel 1360 papa Innocenzo VI approva la fondazione del nuovo monastero delle Clarisse e la chiesa viene incorporata nel complesso conventuale, diventandone l'oratorio dove officiavano i frati francescani del vicino convento di San Francesco de Fora, trasferito dopo il XVI secolo nella chiesa di Sant'Egidio. Nel 1576 la chiesa ed il monastero passano alle dipendenze della diocesi di Ascoli ed un decennio dopo entrano a far parte della nuova diocesi della vicina Montalto delle Marche, voluta da Papa Sisto V, originario di quel luogo. Nelle varie visite pastorali si parla spesso della chiesa e ciò ci permette una ricostruzione sommaria dell'edificio: nei resoconti del vescovo Maremonti si apprende che vi erano presenti tre altari, tra cui uno dedicato a San Biagio, che risulta però scomparso nelle successive visite del 1750. Si continuerà a parlare della chiesa fino a dopo l'unità d'Italia, ancora aperta alle visite pastorali del 1865 e del 1868, ma già nel 1873 era diventata proprietà comunale e non furono possibili altre visite; citata un'ultima volta nel 1877, verrà successivamente demolita. Nel perimetro della chiesa verrà realizzata la piccola piazzetta dedicata a Marconi, qualche resto delle antiche strutture è stato trasformato nel loggiato tuttora visibile sotto il palazzo comunale.
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