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Fu edificata tra il 1605-1615 e come abside venne utilizzato un bastione di difesa della porta cittadina.
Le sovvenzioni per la costruzione della chiesa arrivarono da un lascito testamentario del cardinale Gregorio Petrocchini (1536-1612), originario di Montelparo.
La facciata rimase incompleta: sul portale in pietra campeggia un elefante con la torre, stemma dell'alto prelato.
L'interno, ad aula unica, è coperto con volte a botte. Le pareti sono adornate da lesene a capitello carinzio, stile in voga nel XVII secolo. I quattro altari conservano ad oggi i paliotti dipinti a Roma, come dalla capitale provengono le tele di scuola cinquecentesca che li abbelliscono.
Nel primo altare di destra spicca il quadro delle sante "Lucia, Vittoria, Cecilia, Caterina d'Alessandria, Apollonia, Agnese e Agata".
In quello successivo la tela raffigura la "Madonna di Costantinopoli con i santi Biagio, Maria Maddalena ed Emidio vescovo".
Dietro l'altare maggiore (secolo XIX) è posta la tela con le figure dei santi "Gregorio Magno, Nicola da Tolentino e Agostino".
Negli altri due altari troviamo una "Deposizione del sepolcro" e "L'incontro di papa Sisto II con San Lorenzo portato al martirio".

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