Una delle chiese più importanti del territorio di Lisciano, ex capoluogo comunale oggi parte di Ascoli Piceno.
Da il nome alla contrada posta ai margini sud orientali del territorio ascolano, nei pressi del confine con Folignano ed abbarbicata alle pendici orientali della montagna dei fiori. Sorge sopra i ruderi della rocca di Lisciano, antica sede dei signori feudali di quest'area, la famiglia Massi o Masci, della quale fa parte il pontefice Niccolò IV, nato nella frazione di Colle. La zona è già menzionata nei registri dei monaci farfensi nel X secolo, poi passa al vescovo di Ascoli nel secolo successivo. Il castello mano a mano perde importanza e nel XIII secolo, gli sopravvive la chiesa che invece, accresce il proprio rilievo per la comunità. Davanti ad essa nel 1236, i vassalli di Lisciano giurano fedeltà al vescovo Marcellino. Nel 1284 vi si eleggono rappresentanti della popolazione, allo scopo di soddisfare i patti sottoscritti con la città picena. Sicuramente nel 1291, riceve anche privilegi e concessioni da Papa Niccolò IV. Sempre al centro delle riunioni pubbliche, nei catasti del 1381 si legge che è sede del "Sindacato di San Martino", che insieme a quello di Sant'Angelo, formano la "Podesteria di Lisciano", compresa nei castelli ascolani. Nel 1585 il papa piceno Sisto V, ricopre di privilegi la Comunità di San Martino, in memoria del suo illustre predecessore Niccolò IV. Purtroppo la scarsità di notizie reperibili al momento, non permettono di approfondire ulteriormente la storia della chiesa. Rimane parrocchia fino al 1986, quando viene aggregata alla Madonna della Perseveranza di Carpineto.
Si erge sulla piattaforma rialzata dove sorgeva il castello, circondata da rupi scoscese su tre lati, mentre quasi pianeggiante è il versante meridionale. Oggi questo è occupato da un parco giochi, una caciara, la casa del circolo ricreativo ed il parcheggio. Questo si collega alla chiesa con una breve salita, che colma quello che un tempo doveva essere il dislivello di un'eventuale fossato, o di una piattaforma rialzata, che delimitava l'area castellana. Lungo la rupe che la circonda, sono ancora visibili i resti della cinta muraria o di altre strutture difensive. L'edificio si presenta realizzato in pietra di travertino locale, ha una pianta rettangolare ed incorpora sul retro la casa canonica. Frutto di vari interventi effettuati nel corso dei secoli, questi sono mostrati osservando meglio le sue mura. La facciata vanta due sezioni con altrettanti portali, quella a sinistra piuttosto spoglia mentre l'altra più elaborata, mostra i resti di un portico oggi chiuso. Infatti sopra l'essenziale ingresso sormontato da una finestra, si nota ancora l'arcata in mattoni che un tempo introduceva ad un'ambiente coperto. Ai lati si alzano due semipilastri, più raffinati rispetto al resto dell'opera, questi terminano con un elaborato capitello. Non è ben chiara la loro funzione, forse basamenti di una tettoia esterna. Ancora più in alto un'alto, c'è un finestrone aperto quasi a ridosso del tetto in legno, che sporge leggermente lungo tutta l'opera, mostrando le tipiche mattonelle bicolore della tradizione ascolana. Sull'angolo svetta un piccolo campanile, con una cornice marcapiano corre nella parte bassa della cella campanaria, questa ha aperture ad arco su tutti i lati e termina in alto con una cuspide in mattoni. Continuando lungo la navata esterna, vediamo murature più antiche, costruite con blocchi di pietra ben squadrati. Un ampio finestrone ad arco affianca i resti di un portale murato, poco più in la c'è un'altra apertura rettangolare, contornata da una semplice cornice. In alto si notano degli interventi di innalzamento dell'aula, dove sono aperte nuove finestre simmetriche a quelle più in basso, entrambe ad arco ma di minore dimensione. Come giù detto, sul retro si trova la casa canonica, affacciata su un piccolo giardino, che continua anche sul lato settentrionale della chiesa. Per la descrizione degli interni si rimanda ad una futura visita, che al momento non è stata ancora possibile.
http://www.enciclopediapicena.it/dettaglio.asp?autore=Girolami%20Luigi&numero=126&titolo=Lisciano:
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticoloDefault/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-02-03&at...
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (I castelli dello Stato di Ascoli) Vol.IV
Autore: Luca Luna
Titolo: Folignano - Cose e Case, Casareni e Chiese
Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: