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Eretta fuori dalle mura, a pochissima distanza dal paese, con buona probabilità per invocare la protezione contro la peste e per seppellire le vittime del morbo.
La chiesa da il nome al piccolo borgo sorto alle propaggini orientali del castello, risale al periodo che va tra il XV ed il XVI secolo, caduta in disuso nel XX secolo, nel secondo dopoguerra crolla il tetto lasciando l'interno esposto alle intemperie.
Dalle linee semplici ed armoniche, il portale principale era incorniciato da una serie di formelle in cotto che ornavano l'arcata della porta e la vistosa cornice sopra di esso, agli angoli si notano due pilastri che terminano in alto con una decorazione a mattoni sfalsati.
Rimangono le tracce di un'altra fascia tondeggiante correva sopra il basamento, altrettanto danneggiata è la cornice che precedeva il tetto; infine una finestra circolare si apre sopra il portale, tra i due vi è murato uno stemma non ben leggibile.
La navata oggi ospita solo macerie, si nota solo il resto di una nicchia sulla parete sinistra ed un grande squarcio in quella opposta, dove forse vi era il portale laterale.
Sul retro rimane ancora l'abside semicircolare con la sua copertura a volta anticipata da una cornice in mattoni, che corre anche lungo la parete di fondo, a sinistra si nota la finestra che la illuminava, mentre la parte opposta non presenta aperture perchèé vi si raccorda la torre campanaria.
Il piccolo campanile a vela mostra ancora due alloggiamenti per altrettante campane, termina con un timpano triangolare incorniciato.
Si attende ancora un restauro dell'ormai fatiscente chiesa.

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