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Piccola chiesa rurale della sperduta frazione di Ischia, dedicata al santo cappuccino originario di Montegranaro e sepolto ad Ascoli Piceno. Edificata in cotto, di forma rettangolare e senza particolari esigenze artistiche visibili, un tempo si fregiava di un portale, probabilmente in materiali più nobili, oggi scomparso; l'interno è spoglio e privo di decorazioni ed un piccolo altare in mattoni intonacati occupa la parete opposta all'ingresso, affiancata dalle due porticine che collegano la sagrestia; manca l'immagine sacra del santo titolare, come il resto degli arredi sacri, che probabilmente occupavano lo spazio sopra l'altare. Nel retro si trova la piccola stanza di servizio, collegata all'esterno da una stretta porta; sopra alla sagrestia si può ancora osservare un piccolo locale al primo piano, accessibile solo dall'esterno, che avrebbe dovuto ospitare il celebrante.
Nel silenzio della vallata rimane questo piccolo tempio a memoria delle epoche passate, non troppo distanti da noi, fatte di miseria, fede e duro lavoro dei campi, nei terreni strappati ai monumentali calanchi delle pendici del Monte dell'Ascensione.

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