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Il maggiore degli edifici sacri di Cermignano, domina nel punto più alto del paese.
Eretta sopra l'antica chiesa di San Silvestro Papa, presente fin dalle origini del castello. Nel 1580 vi è notizia della sua ricostruzione, viene dedicata a Santa Lucia sebbene San Silvestro, rimanga ancora oggi il santo protettore del paese. Probabilmente lo sviluppo dell'edificio corrispondeva a quello dell'attuale transetto, dove si vede ancora la vecchia facciata, sopraelevata rispetto al piano stradale. Già nel XVI secolo si ottiene il permesso per erigere nella chiesa la confraternita del Rosario, a patto che se ne costruisca un altare e che vengano nominati come cappellani, i curati della parrocchiale e della chiesa di Santa Maria ad Nives. Nel 1603 gli abitanti si impegnano a rispettare quanto stabilito. Nei rapporti delle visite pastorali del 1625, si legge che si stava restaurando il tetto, nel XVIII secolo vengono avviati i lavori che le daranno l'aspetto attuale: viene ampliata con l'aggiunta dell'attuale navata e munita della torre campanaria. A partire dal 1758 viene anche riallestito l'interno, dove si trovavano sei altari, con decorazione in stucco, viene completata la cupola, i lavori termineranno nel 1786. Nel 1814 viene installata la cantoria con l'organo, tra il 1818 ed il 1905 subisce altri interventi di restauro, soprattutto ai tetti e alle vetrate, spesso danneggiati dal forte vento che soffia nella zona. Lesionata dal terremoto di Avezzano nel 1915, si è costretti ad un ampio intervento di consolidamento delle fondamenta e delle strutture murarie, terminato nel 1927, altri lavori saranno eseguiti dopo il terremoto del 1950. Si procede anche ad una risistemazione degli interni nel 1985, ma viene nuovamente danneggiata dal terremoto del 2009, costringendo la parrocchia a trasferirsi nella chiesa di Sant'Eustachio.
L'interessante edificio si mostra con la sua insolita facciata barocca, realizzata con uno stile poco comune in Abruzzo, caratterizzata dalle rientranze dei margini sulla linea della facciata, il grande portale è inserito tra due lesene che terminano con una cornice ricurva che fa da architrave, il suo profilo interno presenta un'interessante gioco di curve spezzate. Ai lati dell'ingresso si trovano altre due lesene per ogni lato, in corrispondenza degli estremi della porzione inflessa. Una vistosa cornice si appoggia sui capitelli sopra le lesene, dividendo in due sezioni la facciata, in quella superiore si trovano due finestre circolare, la prima in basso è più grande mentre la seconda più piccola, si apre compresa nel timpano curvo, che completa la parte superiore della facciata.
Molto interessanti sono anche le mura esterne in corrispondenza del transetto, infatti sul lato destro si può vedere un'altra facciata barocca, appartenuta all'allestimento precedente, con la cornice del portale e l'architrave sormontato da cornici, affiancato in alto da due nicchie. Una modesta cornice spezza la superficie, al di sopra si vede un grande finestrone barocco seguito dal timpano triangolare, con un'altra apertura al centro, sugli angoli invece si notano due lesene, con capitelli in corrispondenza della fascia che divide la facciata. Dall'altro lato, dopo la demolizione dell'edificio che si appoggiava alla navata, si è messo in mostra un'altro portale tamponato, sempre di gusto barocco ed alcuni semipilastri con capitelli ed altre tracce architettoniche sull'angolo col transetto. Il campanile si trova sul lato sinistro dell'edificio, innalzato nello spazio ricavato nell'angolo esterno del transetto, ruotato rispetto alla struttura. Sulla parte superiore c'è la cella campanaria che termina con un pennacchio piramidale, a richiamo dei campanili della Cattedrale di Atri e quella di Teramo. Incastonato sull'angolo che da verso il paese, in corrispondenza della cella, vi è l'orologio pubblico. Sul retro della chiesa invece si trova l'abside poligonale, con annesso un edificio sulla destra, si nota un altro piano sotto l'edificio, del quale spuntano le finestrelle alla base delle mura.
L'interno è disposto su una pianta a croce latina a navata singola, con la cupola all'incrocio del transetto ed il soffitto coperto con volte a botte ,inframezzate da lunette, in corrispondenza delle ampie finestre laterali che illuminano l'interno. Le decorazioni sono in stile barocco e sono realizzate in stucco con alcuni elementi imbiancati mentre i capitelli ed altre decorazioni sono invece dipinti color oro, sulle volte si allargano dei medaglioni dipinti; sopra l'entrata principale c'è la cantoria e l'organo.
Sui lati della navata si aprono gli altari laterali in muratura e stucchi, due per ogni lato, eretti dentro piccole cappelline contenute in arcate ricavate nello spessore murario, separati da lesene, sulla sinistra si nota in alto il pulpito ligneo. Anche la cupola mostra alcune decorazioni pittoriche alla base, nel tamburo invece è impreziosita da stucchi e medaglioni dipinti, la copertura infine mostra un cielo dipinto e diviso da alcuni raggi che si espandono dal centro. Nel transetto vengono mostrati altri quadri e sono presenti altri altari, più elaborati di quelli delle cappelline laterali, addossata all'abside si trova l'altare principale, realizzato in stucco bianco e dorato. Erano conservate nell'edificio alcune tele del pittore Giuseppe Prepositi da Atri.

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