La maggiore tra le chiese di Polesio, frazione di Ascoli Piceno ai piedi del monte dell'Ascensione.
Nota per essere la sede della venerata statua della Madonna dell'Ascensione, trasportata in pellegrinaggio durante la tradizionale festività, fino alla chiesa eretta sulla cima del monte. Si trova a qualche passo dalla piazza principale, posta all'ingresso del paese e davanti ad un'altra piccola piazzetta all'interno del borgo. Ignota è l'origine e le analisi murarie, collocano la sua fondazione intorno al XIII secolo. Legata alla figura di Meco del Sacco, che inizia a predicare nell'area dell'Ascensione nel 1334, fondatore secondo la tradizione, di una comunità religiosa nei pressi della chiesa. Citata nei catasti del 1381 come la maggiore delle parrocchie del territorio, insieme alle altre che sono San Giacomo, ancora esistente nelle campagne ed infine Sant'Egidio e San Pietro, oggi scomparse. Nel XVI secolo è registrata la presenza di quattro altari, uno è officiato dalla confraternita del Corpus Domini, presente in paese già dal 1580. Dal 1817 ospita la statua della Madonna dell'Ascensione, venerata durante la famosa festa, che richiama numerosi pellegrini dai dintorni. Sede scelta a seguito di una serie di contenziosi sorti per il possesso della statua tra Rotella, nella diocesi di Montalto e Castel Di Croce, in quella di Ascoli,. Nel 1907 il parroco Don Vincenzo Paoletti segnala la presenza tra i beni della chiesa, di un dipinto del pittore Giacomo Agnelli da Patrignone. Una tempera su tela raffigurante la "Crocefissione", con la Madonna Addolarata e San Giovanni Evangelista ai lati. Nel 1987 è soppressa la parrocchia, unita a quella di Santa Maria Assunta di Venagrande. Danneggiata durante lo sciame sismico iniziato nel 2016, nel 2023 sono stanziati i fondi per il suo restauro.
Ben inserita nel contesto del paese ormai quasi abbandonato, il complesso religioso comprende oltre alla chiesa, un'elaborata casa canonica di origine cinquecentesca. Costruita nell'area della cinta muraria, probabilmente utilizza la torre principale del castello come campanile. Adiacente alla chiesa cè una balconata, realizzata sui bastioni a guardia della sottostante porta medievale, della quale rimangono solo dei resti. Molto interessante è la facciata, realizzata in travertino, materiale non presente nell'area e che quindi, ci si è impegnati a trasportarlo fin qui dalle distanti cave della Montagna dei Fiori. Piuttosto semplice nella sua composizione, mostra i segni di rifacimenti e modifiche. Al centro vi è un ampio portale ad arco, coperto da una pensilina in legno. l'ingresso è di fattura sobria ad esclusione dei colletti dell'arco, scolpiti con motivi geometrici. In alto si nota la cornice rotonda di un probabile rosone scomparso, oggi sostituito da una vetrata colorata a forma di croce. A lato della facciata un corridoio coperto separa la chiesa dalla canonica, dove si apre anche l'ingresso laterale. Al suo interno si trovano i resti di un loggiato, in parte ancora in uso, interessante è il soffitto che monta formelle in ceramica raffiguranti un volto angelico. Sulla parete della canonica vi è murata una singolare formella in ceramica, artisticamente piuttosto semplice, dove vi sono incisi una croce, un Cristo crocifisso al centro ed una colonna sull'altro lato. Il tutto contornato da motivi decorativi a triangolo, incerta è la sua interpretazione e collocazione originaria. Scendendo nella strada che costeggia le mura, si può meglio osservare il campanile un tempo più alto, più antica è la parte basamentale appartenuta alla torre castellana, mentre la cella campanaria appare più recente. Piuttosto rimaneggiato è anche l'interno della chiesa, a navata unica mostra i segni di ristrutturazioni eseguite a partire dal secondo dopoguerra. Due colonne sorreggono la cantoria sopra l'ingresso, unica decorazione della navata è un cornicione, che segue il profilo della volta a sesto ribassato. Sul lato sinistro si trova la nicchia, sempre realizzata in piastrelle, dove viene tradizionalmente contenuto il simulacro della Madonna dell'Ascensione. L'altare centrale è illuminato dai lati da due piccole finestre poste in alto, il tabernacolo è contenuto in una nicchia affrescata con una madonna con bambino. Piuttosto inusuale è la costruzione dell'apparato decorativo, attraverso i piastrelle di pietra pregiata che ne disegnano le parti sulla parete di fondo.
http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca/tabid/41/ids/76656/Chiesa-di-Maria-Santissima-Assunta/Default.aspx
http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca/tabid/41/ids/76655/Casa-canonica/Default.aspx
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticoloDefault/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-02-03&at...
http://www.luoghifermani.it/?p=4029
https://it.wikipedia.org/wiki/Polesio
http://www.enciclopediapicena.it/dettaglio.asp?autore=Girolami%20Luigi&numero=125&titolo=Castel%20Polesio
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1100218452-bene-complesso
https://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/per-le-chiese-un-milione-alla-diocesi-10b644e6
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (I castelli dello Stato di Ascoli) Vol.IV
Autore: Mario Antonelli - Ferruccio Scoccia - Settimio Virgili
Titolo: Borghi da Scoprire... Tesori delle Marche Meridionali Vol. I
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