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Parrocchia rurale nella campagna di Ripatransone, detta anche Madonna del Trivio, dal nome della località dove sorge.
Costruita a partire dall'inizio del secolo su un terreno donato dalla famiglia Cardarelli, viene completata nel 1908, riutilizzando le spoglie della vicina chiesa di San Gregorio, demolita perché ormai abbandonata e cadente, dalla quale la nuova chiesa avrebbe anche acquisito i titoli ed i benefici. Intanto nel piccolo centro era già presente un'edicola dedicata a Santa Maria Ausiliatrice, demolita durante la costruzione di una nuova abitazione, che si andrà ad aggiungere ai materiali disponibili nel cantiere.
Qualche tempo dopo si decise così di dedicare il nuovo edificio alla Madonna invece che a San Gregorio, mentre nel 1924 la diocesi di Ripatransone, viene infine unita a quella di Montalto delle Marche. Restaurata nel 1968, riaggiornando soprattutto l'allestimento interno ed ampliandone le dimensioni, altre opere vennero effettuate nel 2008 per consolidarne la struttura. Danneggiata durante i terremoti del 2016, è nuovamente restaurata. Oggi mantiene il suo titolo di parrocchia delle popolose campagne ripane ad ovest del capoluogo, si trova a poca distanza dalla strada provinciale, passando da li infatti, se ne scorge la figura.
Costruito in mattoni, è un edificio piuttosto semplice se si esclude la facciata, caratterizzata da alcune sfumature neoclassiche e alcuni inserimenti che richiamano lontanamente uno stile medievale. Scandita da quattro lesene che terminano in alto con un capitello in cotto, che sostituiscono il tipico cornicione alla base del timpano, dove al suo interno si apre una grande finestra circolare. In basso si trova il semplice portale ad arco a tutto sesto, affiancato da due finestre murate, due grandi bifore ai lati contribuiscono all'illuminazione interna. A sinistra della struttura c'è un piccolo giardino che precede la casa parrocchiale, sulla destra invece si riesce a scorgere il piccolo campanile a vela, ospitante una campana del 1908, qui ricollocata di recente.
L'interno è privo di decorazioni, una semplice cornice in pietra lucidata corre lungo la base della navata di pianta rettangolare, altre quattro finestre a lunotto si aprono lungo le mura laterali, dove trovano posto solamente le raffigurazioni delle stazioni della Via Crucis. L'abside poligonale è separata dalla navata da un grande arco, al suo interno si trova l'unico altare, mentre sulla parete è collocato il tabernacolo con sopra un grande crocefisso.

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