categorie
percorsi
storia
spiritualità
turismo
percorsi
famiglie nobili
aceti
alvitreti
alaleona
alarcon-mendoza
azzolino
baroncelli
benvignati
boccabianca
bonfini
bonaccorsi
brancadoro
brunforte
caffarelli
camponeschi
carafa
carfratelli
centini
ciucci
crescenzi
da massa
da montepassillo
da monteverde
da pagliara
dal monte
de medici
de sanctis
de sterlich
de angelis
delfico
della rocca
di agoto
ducato di atri
egidi
euffreducci
erioni
falconieri
farnese
flajani
gabrielli
gallo
galosi
gigliucci
giovannini
guiderocchi
guidi
luciani
malaspina
marcucci
martelleschi
masci
massei
melatino
merli
migliorati
miliani
montani
monti da santa vittoria
odoardi
onesti
orsini
paccaroni
pagani
panichi
parisani
peretti
pelagallo
piccinini
piccolomini
quattrocchi
raccamadoro
recchi
rosati
rozzi
sacconi
saladini
ser giacomi
serianni
sgariglia
soderini
tasselgardeschi - sinigardi
tibaldeschi
trasmondi
trevisani
vallorani
vinci
architettura
spiritualità
prodotti
Adriano Pallini
Alberto Chiarini
Alessio Tulli
Alfonso De Albentiis
Alfonso Sardella
Berardo Quartapelle
Carlo Forti
Eugenio Michitelli
Fernando Aurini
Filippo Dottorelli
Francesco Savini
Gennaro Della Monica
Giacinto Pannella
Gianfrancesco Nardi
Gianni Di Venanzo
Giannina Milli
Giosia Acquaviva di Teramo
Giovanni Melarangelo
Giuseppe Bonolis
Giuseppe Savini
Guglielmo Cameli
Ivan Graziani
Luigi Brigiotti
Melchiorre De Filippis Delfico
Milena Di Giuseppantonio
Raffaele Aurini
Serafino Cerulli-Irelli
Silvio Gambini
Troiano De Filippis Delfico
Vincenzo Cerulli
Vito Saccomandi
Ebbe i natali a Teramo nell'agosto del 1877. Si diplomò Perito Agrimensore nella sua città, il suo primo incarico fu a Busto Arsizio dove lavorò nello studio dell'ingegnere Ercole Seves e nell'Ufficio Tecnico Comunale. Nel 1901 passò nello studio dell'ingegnere Guglielmo Guazzoni di cui fu fino al 1915 collaboratore e progettista con libertà di ricerca architettonica e di eseguire in proprio alcuni lavori. Particolarmente attento alla ricerca architettonica proveniente dalla Francia, collaborò in seguito con varie riviste del settore e con lo studio di Giuseppe Sommaruga uno dei più influenti architetti di quei decenni a Milano. Iniziò una proficua partecipazione a progetti con Alessandro Mazzucotelli un valente artigiano che si distingueva come mastro ferraio e decoratore, specialista nel ferro battuto, che legò il suo nome alle opere dei maggiori esponenti dello stile Liberty sia in Italia che all'estero. Questo percorso fu determinante per la scelta di Silvio di riconoscersi ed esprimersi nello stile Liberty. A Busto Arsizio, città in pieno sviluppo industriale, la nuova classe imprenditoriale rappresentò per il Gambini un'ottima committenza: si dedicò quindi alla progettazione di ville patronali, di case condominiali ed edifici pubblici. Anni proficui per l'architetto di origine teramana, realizzò tra l'altro la "Casa Rena" e "l'Albergo Tre Re" oggi scomparse, la "Palazzina Castiglioni", lo "Stabile Colombo", "Villa Leone" e i "Molini Marzioli Massari che sono stati il più importante complesso industriale di Busto, oggi gli edifici, acquistati dal Comune, sono adibiti ad altre funzioni diverse da quella produttivae sono annoverate tra le migliori realizzazioni nella provincia di Varese in stile Liberty. In esse Gambini profuse sia attenzione alle esperienze dei grandi maestri Viennesi, sia la volontà di riscattare dall'anonimato il volto della città.
E'del periodo tra il 1909 e il 1913 l'opera più importante dell'attività di Gambini: Villa Angeletti chiamata anche "La Palancola", purtroppo demolita dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Silvio fu anche un maestro del ferro battuto, con le sue realizzazioni vinse numerosi premi in Italia, in alcuni edifici che progettò le decorazioni in ferro sono di sua lavorazione.
Siti Amici
Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: