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Fulcro dell'attuale vita castignanese, il borgo dedicato all'eroe dei due mondi comincia a ridosso della scomparsa Porta Marina e si estende in linea retta fino alla località detta "La Croce", dove le strade si diramano verso i vari capoluoghi vicini.
Il terreno pianeggiante e la posizione comoda avevano favorito già alla fine del XV secolo i primi insediamenti fuori dalle mura, come il convento francescano, la chiesa di Sant'Egidio ed i vari palazzi padronali dei Recchi prima e dei De Sgrilli poi.
Un grande monumento scomparso si affacciava nel borgo di fianco al palazzo Recchi, ed era la demolita collegiata di Santa Maria Lauretana, che venne costruita nel XVIII secolo e della quale oggi non rimane più alcuna traccia.
Mano a mano che ci si allontana dal centro storico le case diventano più recenti: ricordiamo il palazzo Zacchiroli, sorto al posto della collegiata, che attualmente ospita l'asilo nido. Di fronte invece sorgono le "Case Nuove", un gruppo di case costruite nel primo dopoguerra.
Alcuni villini novecenteschi ci accompagnano fino al Monumento ai caduti e alla salita del cimitero; lungo il tragitto è ancora quasi leggibile uno dei motti scritti nel ventennio fascista sulla parete di una casa. Da qui si lascia spazio agli edifici contemporanei.

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