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Tra i colli di Pescolla e di San Giovanni d'Osoli si nasconde nei boschi questa piccola manciata di case, sul limitare di un declivio sopra l'alta valle del Fluvione. Nel medioevo viene citata a partire dal XIV secolo negli elenchi delle località dello stato di Ascoli come sindacato e sarà presto accorpata amministrativamente ad Osoli, dove risiedeva il rappresentante del governo ascolano. Rimarrà sempre legata ad Osoli fino alla repubblica Romana del 1798, quando viene annesso al cantone di Acquasanta, nel dipartimento del Tronto e con la restaurazione, dopo un breve passaggio al comune di Venarotta, ritorna nella vecchia amministrazione. Nel 1867, dopo l'unione italiana, nascerà il comune di Roccafluvione che comprenderà anche Bovecchia.
Ci introduce al borghetto la splendida chiesa di Santa Lucia che si alza sopra gli altri edifici, proseguendo lungo la strada che le passa accanto si giunge infine al gruppo principale di edifici, alcuni moderni mentre altri costruiti in epoche precedenti, al centro si trova anche la fonte, poco prima dell'ingresso di Villa Gemma. La presenza di alcuni ruderi ci ricorda un passato più florido per questa frazione che nell'ultimo secolo è andata progressivamente spopolandosi, rimanendo oggi quasi del tutto abbandonata. Tappa da abbinare insieme alla visita dei borghi vicini che in questa parte poco battuta dal turismo, nascondono ancora una genuina freschezza.

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