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Una delle principali protagoniste dell'elegante piazza corropolese.
Voluta durante il piano di risistemazione ottocentesco dell'area dove si trovava il palazzo degli Acquaviva, demolito nel 1830 per fornire alla popolazione di un nuovo ed ampio centro di aggregazione all'aperto, differente dagli angusti ambienti che si trovavano dentro la cinta muraria. La fontana venne progettata dall'architetto ascolano Carlantonio Ambrosi e la costruzione è avvenuta tra il 1831 ed il 1836, realizzata utilizzando il travertino ascolano, viene realizzata dalle maestranze di Ambrosio e Vincenzo Pantaleone di Torano Nuovo.
Il bacino di raccolta rotondo poggia su un basso scalino, è composto da una serie di blocchi squadrati che poggiano su una semplice cornice, simile a quella che contorna la vasca sul bordo. L'opera è circondata da alcuni ceppi in pietra che sorreggono una catena che si interrompe per formare i due accessi, in loro corrispondenza si trovano due fontanelle, installate sul bordo della vasca principale e che richiamano lo stile barocco. Il catino superiore è sorretto da un piedistallo dove appaiono scolpiti motivi vegetali, un getto verticale sgorga dal centro che quando attivato, anima tutta la fontana e la piazza, dove fanno da sfondo il palazzo comunale e quello dei Ricci.

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