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Fonte rurale storica nelle campagne adiacenti il centro storico di Castignano.
La fonte Galvoni si trova nell'omonima contrada, esistente almeno dal XVIII secolo, è citata nell'opera di Pier Camillo Carlini De Carolis dove scrive anche che nei pressi, esistevano i ruderi di un'antica conceria. Si riscontra in buone condizioni ed è funzionante e utilizzata anche adesso, raccoglie le acque della vallata in un serbatoio interrato sul retro della struttura.
Facilmente raggiungibile da Via Galvoni, parallela alla strada che attraversa Borgo Garibaldi ma posta a meridione e più in basso, lungo il fondovalle. Si Imbocca principalmente all'estremità orientale del borgo, nei pressi del bivio per Offida e Grottammare. Scendendo si passa lungo una fila di querce e quando la strada inizia ad essere pianeggiante, si imbocca il bivio asfaltato sulla sinistra, sullo spigolo di una palazzina. Subito sulla destra si nota un'altro incrocio, con una strada sterrata che scende ancora fino a uno spiazzo, dove già si intravede la fonte. Incassata in una piccola scarpata alberata dalla quale emerge, quasi a sembrare una caverna, ombreggiata da grandi querce. La parte visibile della fonte comprende una bassa vasca dove ancora si accumulano le acque, fa da pavimento all'ambiente voltato che prosegue all'interno del terreno. Probabilmente dietro la parete di fondo si trova la cisterna principale. L'opera è realizzata interamente in mattoni, appare parzialmente interrata e ricoperta dalla vegetazione, difficile identificare eventuali altre strutture presenti, come lavatoi o abbeveratoi. Si sconsiglia di bere l'acqua, in quanto non è collegata all'acquedotto consortile, non sono conosciute analisi che ne attestano la qualità o la potabilità.

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