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Il lungomare di Pedaso è piuttosto raccolto, costretto nel piccolo spazio tra la ferrovia ed il mare.
Nonostante le dimensioni ridotte della marina del paese, un piccolo lembo di spiagge poco comuni, composte da ciottoli arrotondati, accolgono i bagnanti insieme ai pochi stabilimenti balneari. Il percorso è lungo all'incirca un paio di chilometri, occupando tutta la fascia litoranea del comune, dal confine con il fiume Aso ed il comune di Altidona a Nord, fino a Marina di Massignano a Sud. Caratteristico è il suo percorso attraverso lo stretto tratto di costa, dove le colline si insinuano fin sul mare, lasciando pochissimo spazio alle attività umane. Date le esigue disponibilità di spazi, anche la pista ciclabile si stringe insieme al percorso della passeggiata, dove la fila di scogli a volte, lasciano spazio ad un piccolo slargo o ad una spiaggia. Lungomare dedicato ad alcuni cantautori italiani del XX secolo, maggiori rappresentanti della loro arte, che prestano il nome ai vari sottopassi ferroviari. In ognuno di questi è presente una targa con inciso il nome ed una breve descrizione, a volte un tondo in ceramica con il volto dell'artista o una breve citazione di una sua opera. Sono ricordati: Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Domenico Modugno, Pierangelo Bertoli, Lucio Battisti, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Rino Gaetano e Ivan Graziani. La passeggiata può iniziare all'estremo nord del comune, delimitato dalla foce del fiume Aso, dove si trova anche il piccolo porticciolo del paese ed il piccolo mercato del pesce. Dopo la fila di scogli che protegge la bocca del porto, oltrepassata una piccola spiaggetta, inizia lo stretto percorso a ridosso del mare, separato dalle acque solo da qualche fila di scogli. In corrispondenza dell'abitato inizia la spiaggia libera, che diventa sempre più ampia fino ad un'altra fila di scogli, dove il percorso biforca in vista dei primi stabilimenti balneari. Mentre il primo prosegue dritto oltre, l'altro invece fa una piccola deviazione ed aggira gli ombrelloni, seguendo il profilo della scogliera, fino ad arrestarsi con essa. Qui ci si trova proprio davanti al centro del paese, compaiono le prime palme e le varie attività commerciali, in sintesi è la parte più animata del percorso. Si prosegue uscendo dal centro urbano affiancando un'altra spiaggia libera più ampia ed ombreggiata da alcune palme; da qui il percorso si restringe tornando ad essere un tutt'uno con gli scogli, il mare, la strada ferrata e la pista ciclabile. Si prosegue per diverse centinaia di metri aggirando le ripidi pendici del Monte Serrone, spuntano tra i flutti alcuni scogli naturali distaccati dalle rupi. Oltrepassato il monte la strada si riallarga, tornano le spiaggette ed un'altro stabilimento collegato al vicino campeggio, compreso in un'ansa artificiale. Un ponticello attraversa un fosso, continuando sul tracciato, dove alle strettoie si intervallano altri spiazzi e piccole spiaggette, fino all'uscita dal territorio comunale.

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