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Importante edificio nel borgo di Fonditore, nel comune sparso di Montegallo.
Conosciuta soprattutto per essere la presunta casa natale di Beato Marco da Montegallo, si affaccia sulla piazzetta centrale dell'abitato. Sulla destra c'è la cappellina dedicata al religioso elevata sopra il greto del torrente, eretta a seguito dei pellegrinaggi della popolazione nei luoghi natali del Beato. Dall'aspetto la casa risale al cinquecento, è della tipologia delle case torri ma ha subito diverse modifiche nel corso della sua vita. Realizzata in pietra arenaria locale, si nota sul basamento la buona qualità nella lavorazione da parte degli scalpellini, cosa che non si ripropone nella parte superiore. Elemento centrale è la cosiddetta torre che si alza per tre piani, sul basamento si nota un grande arco un tempo aperto ed oggi chiuso e sostituito da una modesta porta, separato dal resto da una cornice marcapiano. La buona lavorazione delle pietre utilizzate per la costruzione, fa notare le superiori disponibilità economiche della famiglia. A suo tempo la torre probabilmente appariva più alta, dato che gli edifici addossati erano di dimensioni più ridotte, oggi hanno raggiunto il livello del terzo piano della torre. Alla sua destra, si trova una delle fontanelle con dedica che spuntano nell'abitato di Fonditore, questa dedicata a Franco Salvi. Sulla sinistra, gli ambienti della cappellina dedicata al Beato Marco, comprendono anche la stanza nella torre, quella con la finestrella lavorata sopra l'arco murato. L'area della cappellina un tempo era occupata da un'edificio più alto, sempre addossato alla torre, un'altro corpo è agganciato sul lato opposto, dato lo stesso livello dei piani probabilmente è una sua espansione. Presenta l'ingresso da un livello più alto rispetto al livello della piazzetta, oggi raggiungibile tramite una breve scalinata, guardata da una minacciosa feritoia aperta sulla casa a destra, probabilmente anche questa collegata al complesso. Presenta infatti alcune similitudini architettoniche con il palazzo e non si esclude che sia frutto di una sua ulteriore espansione. L'ingresso sul retro è sopraelevato, avviene attraverso una balconata che scavalca la sottostante via, raggiungibile tramite una scalinata, da li si arriva anche ad una terrazza triangolare collegata agli orti ed ai giardini. Il bene è privato e non visitabile all'interno, si può però osservare l'ambiente della torre compreso nell'oratorio del Beato Marco. C'è un ambiente coperto da una volta a botte con lunette ai margini, sull'architrave del camino vi è l'iscrizione riferibile a Celso Marcucci, costruttore del palazzo.

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